Dopo un mese di annunci rocamboleschi il mini decreto di ieri non favorisce gli investimenti in Italia e il lavoro di qualità. Introduce soltanto ostacoli per lavoro e investimenti. Lasciamo stare la #dignità”. Lo scrive su Twitter l'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Ieri, sempre tramite twitter, Gentiloni era intervenuto sul reddito di inclusione (Rei): “Da oggi il reddito di inclusione si rafforza. “Come previsto dalla nostra legge di bilancio, arriva a coprire 2,5 milioni di persone in condizioni di povertà. Si può e si deve fare di più, magari in una pausa tra annunci e comizi”, ha scritto il deputato del Pd.
Dal 1° gennaio 2018 il Rei ha sostituito il Sia (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’Asdi (Assegno di disoccupazione). Dal 1° luglio non è più necessario avere in famiglia almeno un minore, un disabile, una donna in stato di gravidanza o un disoccupato over 55 per ottenere il sussidio. Fino a giugno la platea potenziale era di circa 500.000 famiglie per 1,8 milioni di persone. Ora passa a 700.000 nuclei per 2,5 milioni di persone. Il beneficio economico va da un massimo di 187,5 euro per una persona sola a 539,8 euro per famiglie con almeno sei componenti.