Non ĆØ stato inserito, un po' a sorpresa,Ā nelle liste per le elezioni del 4 marzo, ma ora per Luigi Manconi,Ā senatore del Pd nella legislatura appena terminata, ĆØ arrivato un nuovo incarico. Ieri il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, infatti, lo ha nominato coordinatore dellāUnar (ufficio nazionale anti discriminazioni razziali),Ā istituito nel 2003 nellāambito del Dipartimento per le pari opportunitĆ . Manconi si insedierĆ il 24 marzo 2018.
“Un oltraggio”
La scelta del primo ministro ha perĆ² suscitato critiche. Massimo Gandolfini, presidenteĀ del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, promotore del Family Day, si ĆØ fatto interprete di un'amarezza diffusa tra le famiglie italiane. Secondo il neurochirurgo la nomina del senatore del Pd all'UnarĀ “avviene in oltraggio a mesi di trattative portate avanti dal Comitato Difendiamo i Nostri Figli e il Dipartimento pari opportunitĆ per individuare una personalitĆ sopra le parti, sensibile alle istanze delle diverse componenti che animano la societĆ italiana e capace di riportare lāUnar alle sue funzioni originarie, ovvero la lotta alle discriminazioni per razza e religione, dopo gli scandali che hanno portato alle dimissioni dellāex presidente Spanoā.
Lo scandalo Unar
Gli scandali a cui fa riferimento Gandolfini sono emersi dopo un servizio della trasmissione delle Iene, da cui emergeva che l'Unar, durante la presidenza Spano aveva assegnato un bando daĀ 55mila euroĀ a unāassociazioneĀ cui fanno capo alcuni circoli, saune e centri massaggi in cui siĀ praticherebbeĀ la prostituzione maschile e si svolgerebberoĀ orge.
L'Unar sembra tuttavia continuare a fare da magnete nei confronti delle polemiche. āGentiloni – l'accusa di Gandolfini – concepisce questa importante agenzia governativa come una camera di compensazione dei conflitti interni del Pd”. Secondo il rappresentante del Family Day la recente nomina a Manconi rappresentaĀ “unĀ paracadute dāeccellenza per chi ĆØ stato volutamente fatto fuori dalla corsa alle elezioniā.
Manconi favorevole a unioni civili e utero in affitto
Al di lĆ delle considerazioni sui presunti conflitti interni ai partiti, il timore di Gandolfini riguarda il merito della scelta.Ā āManconi – afferma – non solo non puĆ² rappresentare una figura sopra le parti per il suo pedigree di sinistra ma anche per le sue posizioni su tematiche sensibili che, in maniera erronea, in passato sono state toccate dallāazione dellāUnar”. Secondo Gandolfini, “il senatore Manconi nella legislatura che si ĆØ appena chiusa ĆØ stato infatti uno dei piĆ¹ grandi sostenitori delle adozioni per le coppie dello stesso sesso, tanto da arrivare a minacciare che non avrebbe votato la legge sulle unioni civili senza le adozioni. Tra lāaltro basta fare un breve ricerca sul web per trovare dichiarazioni di Manconi in favore di una gestazioni per altri che rispetti parametri etici. Il che ci preoccupa non poco, visto che non cāĆØ mai nulla di etico nel concepire per contratto un bambino che sarĆ orfano della madre e nell'usare lāutero della donna come un contenitore. Un mercimonio che rompe il legame biologico e sentimentale tra il nascituro e la madre e che viene denunciato anche da tutte le associazioni femministeā.
āChiediamo pertanto a Gentiloni – conclude Gandolfini –Ā un passo indietro e di proseguire nel virtuoso lavoro portato avanti dal Dipartimento Pari opportunitĆ per trovare una persona che non appartenga a nessun partito, nessun sindacato e nessuna associazione, a garanzia di una vera imparzialitĆ ā.