Il premier Paolo Gentiloni è stato dimesso questa mattina dal policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato da martedì sera per l’impianto di uno stent a seguito di un intervento di angioplastica. Alle 12:00, da quanto si apprende da fonti di governo, presiederà il Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi, a conferma dell’ottima ripresa. Gentiloni ha lasciato il Policlinico universitario poco dopo le 9:00. Ad accompagnarlo, il presidente della Fondazione Policlinico Gemelli, Giovanni Raimondi.
Prima dell’uscita dal reparto di degenza, il premier ha salutato l’equipe di medici e operatori sanitari che lo hanno assistito in questi giorni, tra cui i professori Filippo Crea, Massimo Antonelli, Massimo Massetti e Antonio Rebuzzi. Il premier torna subito al lavoro. Pare che abbia intenzione di confermare anche l’agenda di incontri internazionali organizzati prima del ricovero, a partire dal vertice di mercoledì 18 gennaio a Berlino, presenziando con Angela Merkel al meeting Industria 4.0 assieme al gotha degli imprenditori italiani e tedeschi.
Il Consiglio dei Ministri di oggi ha all’ordine del giorno, la presentazione dei decreti attuativi della “Buona Scuola” e della legge sulle Unioni Civili che, come sottolinea la Responsabile dei Diritti del Pd, Michela Campana “esce dal regime transitorio ed entra a pieno titolo nell’ordinamento italiano. Con l’ok definitivo del consiglio dei ministri ai tre decreti legislativi di attuazione alla legge sulle unioni civili – sottolinea la Campana – il nuovo istituto esce dal regime transitorio ed entra a pieno titolo nell’ordinamento italiano. Grazie ai decreti ponte, è stato possibile già costituire centinaia di unioni consentendo a tante persone di coronare il proprio sogno d’amore”.
Secondo Campanda, “con questo ultimo ‘via libera’ si mettono a punto alcuni aspetti non regolati direttamente dalla legge come la disciplina di diritto internazionale privato, la scelta del cognome della coppia, sulla dichiarazione di annullamento e l’armonizzazione del codice penale e del codice di procedura penale che che prevede che il termine matrimonio si intende riferito anche alla costituzione di un’unione civile con questo atto formale si conclude l’iter di una legge che cambia il destino di migliaia di cittadini”.