C'era attesa per l'informativa sulla Siria che il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha pronunciato oggi alla Camera, dopo l'attacco missilistico a Damasco a cui l'Italia non ha partecipato e per il quale non ha concesso le basi Nato disseminate nei propri confini. Il primo ministro ha colto l'occasione per ribadire la fedeltĆ dell'Italia agli Stati Uniti, per accusare il regime di Bashar al-Assad di aver usato armi chimiche e per sottolineare la necessitĆ del negoziato.
“Il regime di Assad ha fattoĀ ripetutamente uso di armi chimiche“, ha detto Gentiloni. Sull'intervento ha aggiunto: “Abbiamo chiarito agli alleati la nostra contrarietĆ a una escalation e l'impossiblitĆ di giungere alla fine del conflitto solo con l'uso della forza e l'idea di cacciare 'manu militari' il dittatore Assad”. Per questo – ha proseguito – “siamo di fronte alla tragedia di una guerra orribile e di un regime orribile, eppure con questo regime il negoziato ĆØ inevitabile“.Ā Azione militare che – ha osservato il presidente del Consiglio – ĆØ stata “motivata, mirata e circoscritta”. “Non ci sono state e non ci sono indicazioni di vittime civili, nĆ© di significativi danni collaterali: questo conferma che si ĆØ trattato di una risposta circoscritta”.
L'invito di Gentiloni ĆØ rivolto a Mosca. “Noi sfidiamo su questo terreno la Russia: contribuire con Stati Uniti, Iran, il mondo arabo, l'Europa, alla soluzione negoziale di questa questioneĀ – ha detto -. C'ĆØ un percorso da fare con il contributo di tuttiĀ e il contributo della Russia ĆØ fondamentale”. Sul tema delle alleanze internazionali, Gentiloni ha poi voluto fugare ogni dubbio. “L'Italia non ĆØ un Paese neutrale – ha poi aggiunto il primo ministro -. L'Italia ĆØ un coerente alleato degli Stati Uniti da molti decenni ed ĆØ un coerente alleato non di quella o questa amministrazione americana ma degli Stati Uniti. L'Italia ĆØ sempre stata da questa parte. E' una scelta di campo“.