Tra i tanti temi che stanno caratterizzando la campagna elettorale in corso, non manca la presenza di quelli cosiddetti “etici”. L’approvazione delle leggi sulle unioni civili e sul Biotestamento, nel corso dell’ultima legislatura, ha reintrodotto il dibattito in ambito cattolico sui principi non negoziabili.
In Terris ha intervistato il senatore Maurizio Gasparri, di Forza Italia, il quale intende proseguire le battaglie parlamentari contro le adozioni gay e contro le “derive eutanasiche” che secondo lui sono presenti nella legge sul fine vita. Il vicepresidente del Senato rivendica inoltre la sua fede e la necessità di riscoprire le radici cristiane.
Sen. Gasparri, lei è stato tra i più strenui oppositori delle leggi sulle unioni civili e sul Biotestamento. Un governo di centrodestra abrogherebbe queste norme?
“Entrambe le leggi vanno rivisitate. Nella legge sul Biotestamento ci sono dei margini di deriva eutanasica. Posto che l’accanimento terapeutico debba essere escluso, vanno tuttavia rispettati i cicli biologici della vita. Io sono un cattolico praticante e dunque credo che la vita la dà e la toglie Dio, ma anche chi non è credente non può accettare che la vita umana venga soppressa. Inoltre non è prevista l’obiezione di coscienza e si obbliga qualsiasi struttura pubblica o privata ad obbedire a questa norma. Bisogna dunque intervenire per impedire un’eutanasia strisciante”.
E le unioni civili?
“La legge sulle unioni civili è da cambiare nella parte che apre in maniera pericolosa alle sentenze in materia di adozioni. Un conto è una discussione su alcuni diritti, che a mio avviso erano già riconosciuti dall’ordinamento e che con questa legge hanno voluto rafforzare, altro conto è legittimare la genitorialità gay attraverso l’adozione”.
Ma la legge non prevede l’adozione…
“È vero. Ma ci sono dei passaggi ambigui che favoriscono sentenze dei Tribunali che, di fatto, la introducono. Pertanto va chiarita in modo molto fermo l’opposizione alla genitorialità a coppie gay per evitare questi scenari giuridici. E voglio ricordare che il tema è strettamente legato a quello dell’utero in affitto. Non è ammissibile che donne, spesso condizionate dalla povertà, arrivino al punto di vendere i propri bambini. Vanno introdotte norme severe per vietare questa pratica anche all’estero. È una tutela delle donne, della maternità e dei bambini, che non sono una merce da vendere e comprare”.
Su questi temi oggi c’è unità d’intenti in Forza Italia? Qualcuno di voi votò a favore delle unioni civili…
“Ma tutti in Forza Italia abbiamo votato contro il fine vita… Comunque il nostro è un partito ampio, che sui temi etici lascia libertà di coscienza ai singoli. Le ricordo poi che tutti insieme abbiamo posto dei paletti sul tema delle adozioni. C’è inoltre il cento per cento della convergenza sul contrasto all’utero in affitto”.
Ritiene sia plausibile mettere mano alla legge sulle unioni civili? Non c’è il rischio che intervenga la Corte costituzionale?
“La Corte costituzionale è spesso intervenuta e, secondo la mia opinione, molte volte lo ha fatto in maniera politicamente schierata proprio su temi delicati. Mi auguro che in futuro, quando un governo di centrodestra interverrà per tutelare donne e bambini dall’utero in affitto, ciò non avvenga”.
Che idea si è fatto delle violenze che hanno caratterizzato sin qui la campagna elettorale?
“Che le più gravi sono arrivate dai centri sociali. Il caso di Traini va sganciato dalla campagna elettorale, perché abbiamo a che fare con un criminale che ha reagito in modo intollerabile all’omicidio di Pamela. Ricordo invece l’aggressione al carabiniere a Piacenza e l’aggressione alla polizia in Piemonte durante l’ennesima manifestazione No-Tav. Purtroppo questi episodi non incontrano il biasimo che invece accompagna certe formazioni politiche di estrema destra, le quali non hanno il mio apprezzamento ma i cui militanti non vanno in giro a spaccare la testa alle forze dell’ordine. Mi ha anche molto allarmato la scarcerazione, a Palermo, di quelle due persone che hanno ‘incaprettato’ un esponente di Forza Nuova. È un reato gravissimo, mi chiedo come sia stato possibile derubricarlo”.
Ritiene che queste tensioni siano alimentate da un clima di odio diffuso anche attraverso i media?
“C’è un clima di rancore e di smarrimento nel Paese. È questa la ragione per cui il M5S, benché incapace a governare come dimostrano le amministrazioni di Roma, Livorno e Torino, continui ad avere un consenso molto più ampio di quanto meriterebbe”.
Un clima generato anche dagli errori della classe politica…
“Assolutamente, non parlo a livello personale ma generale: va fatta una robusta autocritica da parte di tutti gli schieramenti politici”.
Sabato scorso Salvini in un comizio a Milano ha impugnato il Vangelo e un rosario e ha parlato di difesa delle radici cristiane. Lei è cattolico praticante, quanto c’è bisogno oggi di farsi interpreti di certi valori?
“Premetto che la preghiera del rosario e la lettura del Vangelo sono azioni che vanno fatte quotidianamente. Ciò detto, è importante riscoprire le radici cristiane. Si avverte una clima di confusione anche tra i cattolici e nella Chiesa, per questo va rilanciata la nostra identità. L’Italia non è un Paese qualunque per il cattolicesimo: è luogo dei martiri, dei santi, della basilica di San Pietro. L’appannamento della fede in Italia è un segnale di indebolimento generale del messaggio cristiano. Per questo è fondamentale nelle leggi e nell’azione politica difendere la persona, la vita, la famiglia”.