Non si può continuare ad essere un Paese dove crollano i ponti ed esondano i fiumi e dove ogni volta contiamo i morti, come è accaduto due mesi fa a Genova, la scorsa settimana in Calabria e ieri purtroppo anche in Sardegna”. Così la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, a margine del Consiglio Generale della Fisascat Cisl.
Piano straordinario
“Ci vuole davvero un piano straordinario per la manutenzione, per la verifica e per la costruzione di nuove indispensabili infrastrutture. E' lunghissimo l'elenco delle opere pubbliche già ferme per i veti della politica, per le pastoie burocratiche, i ritardi amministrativi. Una vergogna. E' evidente che questa deve diventare per la Cisl una delle priorità della Legge di bilancio e del paese. Nel Def vengono messe in discussione persino le opere già cantierate. Così non si fa prevalere l'interesse delle aziende, dei lavoratori, dei cittadini. Nel frattempo crollano i ponti, la gente perde la vita, le attività economiche sono in ginocchio.
Ritardi colpevoli
Da anni, ha aggiunto Furlan, “non ci sono investimenti per la messa in sicurezza del territorio, ci sono ritardi colpevoli rispetto al monitoraggio ed alla manutenzione delle opere pubbliche per dare sicurezza ai cittadini. Questo è il grande limite del Def e della futura Legge di bilancio. Si negano opere pubbliche di estrema importanza che ci devono collegare all'Europa ed al resto del mondo. Le infrastrutture sono un aspetto strategico per il futuro competitivo delle imprese e le esigenze dei territori”.