Continua a imperversare su Roma la polemica scaturita in seguito al sontuoso funerale di Vittorio Casamonica, il boss del clan degli zingari che opera soprattutto nella periferia sud-est della Capitale. Il passaggio della sfarzosa carrozza, il volo dell’elicottero che ha cosparso di petali di rosa la zona e il gigantesco manifesto appeso sulla facciata della chiesa, hanno fatto in breve tempo il giro del mondo. Molti dei giornali internazionali – ma anche i locali – hanno criticato le autorità italiane. L’estraneità ai fatti delle forze dell’ordine su tutti i livelli, fino al vertice, hanno indignato più di un esponente della politica italiana, tra di questi anche il Movimento 5 Stelle che è tornato a chiedere le dimissioni del Sindaco di Roma, Ignazio Marino, e del ministro dell’interno, Angelino Alfano.
Proprio per evitare che situazioni simili si ripetano, si svolgerà oggi pomeriggio a Roma, un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto della Capitale, Franco Gabrielli. Dopo aver chiesto chiarimenti a questura, carabinieri, polizia municipale e Campidoglio, Gabrielli ha consegnato nella giornata di sabato, una relazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano. Il titolare del Viminale ha apprezzato l’iniziativa presa dal prefetto ma ha anche esortato i partecipanti “ad assumere le decisioni necessarie per governare al meglio situazioni di questo genere, potenziando la circolarità dei flussi di comunicazione a livello locale, perché quanto è avvenuto non accada mai più”.
Lo scopo del Comitato è proprio quello di fissare regole e avrà funzione di coordinamento e decisione. A questo nuovo organo dovranno essere riportate tutte le informazioni di eventi relativi a persone “sensibili” per l’ordine pubblico. Intanto per ciò che è accaduto lo scorso giovedì 20 agosto, non ci sarà nessun provvedimento. Tutti i funzionari resteranno al loro posto e, secondo quanto ha garantito l’assessore capitolino alla legalità Alfonso Sabella, anche i vigili presenti sono stati scagionati, in quanto non hanno realizzato nessuna scorta alla carrozza del boss, ma sono intervenuti solo per regolare il traffico su segnalazione dei cittadini. L’unico che è stato raggiunto da un provvedimento è il pilota dell’elicottero che – senza essere in possesso di alcuna autorizzazione – ha sorvolato la zona del funerale, lanciando petali di rosa. Infatti l’Enac ha deciso di sospendergli la licenza.