Tra le malattie croniche, in Italia, i disturbi reumatici sono più frequenti di quelli cardiovascolari e del diabete, Gli stili di vita sono fondamentali per la prevenzione di molte malattie, comprese quelle reumatologiche. Numerosi studi scientifici hanno ormai accertato che il fumo è coinvolto nell’insorgenza dell’artrite reumatoide, del lupus e di altre patologie autoimmuni sistemiche. I dati parlano chiaro e meritano attenzione. Si calcola che, in una persona geneticamente predisposta, fumare aumenti di ben 15 volte il rischio di artrite reumatoide. Non sono dovute al clima freddo o umido come pensano 7 italiani su 10. E si possono prevenire, ma la metà dei connazionali non lo sa. La Fondazione Umberto Veronesi ha approfondito questa autentica emergenza sanitaria della quale si parla poco.Stile di vita sregolato e sottovalutazione della malattia da parte dei medici di famiglia, sono invece, alla base dell’impennata dei casi di gotta.
Patologie in crescita
“Sappiamo ben poco delle malattie reumatiche, ma oltre 5 milioni di cittadini ne soffrono. Riconoscere i primi campanelli d’allarme e arrivare al più presto a una diagnosi è essenziale per limitare i danni e curare al meglio i malati”, osserva la Società italiana di reumatologia (Sir). “Sono patologie destinate ad aumentare di pari passo con il crescere dell’età media della popolazione del nostro Paese – spiega a Vera Martinella il professor Mauro Galeazzi, presidente nazionale Sir e direttore della Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese -. Solo l’artrite e l’artrosi interessano il 16 per cento degli italiani mentre l’osteoporosi il 7,6 per cento. Se non vengono curate in modo adeguato e tempestivo possono compromettere seriamente la qualità della vita ed essere anche mortali”. Le malattie reumatiche nel nostro Paese interessano una persona su tre dopo i 65 anni e sono in aumento, soprattutto per via dell’invecchiamento generale della popolazione. Colpiscono soprattutto le articolazioni, lo scheletro e l’apparato muscolare, ma a volte coinvolgono anche organi interni e altri tessuti.
Cause differenti
Esistono oltre 150 tipi di patologie reumatiche diverse sia per come si manifestano, sia per le cause che le determinano. Artrite reumatoide, artrosi e osteoporosi sono fra le più comuni, altre come il lupus eritematoso, la sclerodermia o alcune forme di patologie autoimmuni sistemiche sono più rare. Pochi e scarsi segnali d’allarme all’inizio. Poi, all’improvviso, compaiono i dolori articolari e le prime difficoltà nel movimento, che molte persone però trascurano a lungo, mentre è importante non perdere tempo. “Insegneremo agli italiani come riconoscere i più evidenti segnali specifici delle malattie – afferma Luigi di Matteo, vicepresidente Sir -. Dolori articolari e muscolari persistenti, dolore lombare nei giovani, rigidità osteoarticolare e lombalgia, mani fredde, secchezza oculare, sono sintomi che contraddistinguono i disturbi reumatici. Meglio non trascurare una tumefazione che compare velocemente, senza un motivo apparente, così come un rigonfiamento associato o meno a dolore e arrossamento locale, di una o più articolazioni in assenza di trauma”. Le persone che soffrono di psoriasi o con familiari affetti da psoriasi dovrebbero insospettirsi davanti alla comparsa di dolore alle articolazioni o alla colonna vertebrale o al tallone.
Ritorno alla vita normale
Chi ne soffre deve rivolgersi tempestivamente ad uno specialista reumatologo. “Oggi abbiamo a disposizione terapie con le quali possiamo garantire la remissione della patologia e quindi un ritorno ad una vita normale- sostiene di Matteo-.Tuttavia, in ancora troppi casi siamo costretti a intervenire quando è già tardi e le cure risultano così meno efficaci. Le malattie alle ossa e agli organi di locomozione, infatti, rappresentano la terza causa di invalidità in Italia”. Il 54% degli italiani non sa che è possibile prevenire le malattie reumatiche.