Nel centrodestra si assiste ad una prova di riconciliazione tra Lega e Forza Italia. Tra i due partiti è sbocciato un nuovo idillio nelle scorse ore a Strasburgo, dove i rispettivi europarlamentari si trovano d'accordo nel votare contro le sanzioni da imporre all'Ungheria di Viktor Orban. Ma il riavvicinamento si consuma anche dentro i confini italiani, nei pressi di Viale Mazzini. Fonti parlamentari, infatti, riferiscono che l'accordo sul nome di Marcello Foa a presidente della Rai è vicino. Ottenuti i voti di Lega e M5s, al direttore del Corriere del Ticino mancano ancora quelli degli azzurri per essere eletto alla presidenza.
Salvini: “Presto sentirò Berlusconi”
Lo stesso Matteo Salvini, intervenuto ieri sera a Porta a Porta, è stato piuttosto eloquente sull'apertura di Forza Italia. Il segretario del Carroccio ha detto a proposito di Silvio Berlusconi e del nodo Rai: “Conto di vederlo o sentirlo nelle prossime ore, c'è un'azienda che ha bisogno di crescere”. In maniera ancora più esplicita, il vicepremier ha aggiunto: “C'è la possibilità di trovare l'accordo non solo sulla Rai. Se c'è accordo si va fino in fondo”, ricordando che “si vota a fine ottobre a Trento, Bolzano e poi Sardegna, Basilicata e Abruzzo: l’obiettivo è che non cambi la squadra di centrodestra che governa in Lombardia, Veneto, Liguria”.
L'apertura di Tajani
Un'apertura arriva anche da Antonio Tajani, presidente dell'Europarlamento e vicepresidente di Forza Italia, a 24Mattino su Radio 24: “Foa Presidente della Rai? Non lo so. Lo decideranno Berlusconi e Salvini quando si incontreranno. Anche perché la vicenda Rai s'inserisce in un discorso più complessivo che riguarda anche le regionali”. Ora si attende la convocazione del cda Rai, visto che la Vigilanza è fissata per le 8.30 di giovedì.
Il voto sulla direttiva in difesa del copyright
E ancora fonti parlamentari, stando a quanto riferisce AdnKronos, “raccontano, inoltre, che la partita Rai-regionali sia legata anche a un'altra questione delicata, quella del voto sulla direttiva in difesa del copyrigth previsto domani sempre a Bruxelles, dove decisivi saranno i sei voti della Lega. Si tratta di un provvedimento che sta particolarmente a cuore a Berlusconi, visto che in caso di bocciatura sarebbero a rischio i proventi pubblicitari di Mediaset. Fi si attende che il suo principale alleato non faccia brutti scherzi su questa vicenda particolarmente sensibile”.