Tiene banco anche al Forum Ambrosetti di Cernobbio, come previsto, il tema migranti. Nel corso della seconda giornata a Villa d’Este, sul Lago di Como, è il giorno del vicepresidente Ue, Frans Timmermans, il quale ha evidenziato il dato che testimonia il calo dei flussi migratori negli ultimissimi mesi. Una decrescita che, secondo l’ex diplomatico neerlandese, è soprattutto merito dell’operato dell’Italia sulla rotta del Mediterraneo centrale, prima e dopo l’avvio delle operazioni congiunte con la marina libica: “E’ bene che i flussi migratori siano recentemente diminuiti – ha spiegato il vicepresidente -. Questo è un grande risultato che molto deve all’efficace azione dell’Italia e del Governo Gentiloni”.
Timmermans: “Dare risposte ai cittadini o vincerà la paranoia”
A ogni modo, quello della riduzione degli sbarchi non è che un primo passo: ”Stiamo ancora sviluppando gli elementi della soluzione globale necessaria per questo fenomeno di lungo periodo – ha spiegato ancora Timmermans -. L’Italia e la Commissione ci lavorano attivamente e congiuntamente ma una soluzione stabile non potrà esimere da una vera solidarietà di tutti i partner europei”. Anche il vicepresidente dell’Ue insiste sul punto della cooperazione e, ancor di più, sull’intervento concreto anche da parte degli altri Paesi dell’Unione, come in parte stabilito nel recente vertice di Parigi: “Fino a quando le legittime paure dei nostri cittadini non avranno risposta ci sarà spazio per la politica della paranoia, dell’intolleranza, della xenofobia, del nazionalismo, dell’esclusione come finta soluzione. Non possiamo né arrenderci né sottovalutare il rischio di questa sfida”. In merito al lavoro dell’Italia in relazione all’operato delle ong, il funzionario si era espresso in un’intervista al “Corriere della Sera”: “Sostengo il ministro dell’Interno Minniti fin dall’inizio. Il codice di condotta per le Ong? Serviva chiarezza, prima c’erano troppi malintesi”.
Nuovo metodo di lavoro
E, per affrontare questa come altre sfide che si presenteranno, secondo Timmermans lo strumento migliore rimane un’Unione solida e compatta: “Si riparte dalle analisi fatte “a Bratislava e a Roma, dove i 27 Stati membri hanno riconosciuto che, benché imperfetta, l’Unione rimane il miglior strumento per affrontare le sfide odierne”. Parlando di “un nuovo metodo di lavoro”, il vicepresidente Ue ha annunciato il prossimo sull’Ue che Jean-Claude Juncker terrà il 13 settembre. “Su queste basi, alla fine dell’anno, il Consiglio europeo potrà trarre le prime conclusioni e decidere gli interventi necessari in tempo per le elezioni del Parlamento europeo del giugno 2019 e la Commissione che verrà”.