Dopo sei ore di camera di consiglio, la Corte di Cassazione ha condannato in via definitiva l'ex governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, accusato di corruzione nell'ambito del processo Maugeri-San Raffaele. I giudici hanno decretato in 5 anni e 10 mesi la pena, con un leggero sconto per prescrizione: ora, non appena verrà trasmesso il dispositivo della sentenza, il sostituto pg Antonio Lamanna potrebbe già emettere l'ordine di esecuzione della pena, il che significa che l'ex presidente potrebbe iniziare a scontarla in carcere. L'ordine verrà eseguito immediatamente a meno che Formigoni, come appare estremamente probabile, non si costituisca spontaneamente. Il provvedimento del carcere è stato disposto nonostante i 71 anni di età. Secondo i giudici romani, Formigoni è stato corrotto mettendo a disposizione il suo ruolo di governatore della Lombardia per favorire Maugeri e l’ospedale San Raffaele di Milano.
Gli altri ricorsi
La Cassazione ha respinto anche i ricorsi degli altri coimputati. Confermate le condanne per Costantino Passerino, ex manager della Maugeri (7 anni e 7 mesi) e per l'imprenditore Carlo Farina (3 anni e 4 mesi). Giudicato invece inammissibile il ricorso di Carla Vites, assolta nei precedenti gradi di giudizio ma che aveva impugnato la sentenza per un proscioglimento più ampio. Per quanto riguarda Formigoni, la richiesta era la conferma dei 7 anni e mezzo in Appello per “un sistematico asservimento della funzione pubblica agli interessi della Maugeri, un baratto della funzione”. In primo grado, la condanna era stata di 6 anni.