La sconfitta sarda non sposta nulla per Luigi Di Maio che, a ogni modo, con la seconda debacle di fila alle amministrative per il Movimento 5 stelle, qualche riflessione ha dovuto farla. E, a strettissimo giro, aveva annunciato qualche novità in arrivo per l'ordinamento pentastellato, anzi, “una discussione all'interno del M5S e con i cittadini italiani per la riorganizzazione del Movimento e per essere forti alle amministrative”. Nulla di imposto, precisa subito il vicepremier, ma che passerà dal voto sulla piattaforma Rousseau. Non che questo, altra precisazione, vada a mettere in discussione la leadership interna: “Il ruolo del capo politico si ridiscute tra 4 anni. Quelle due persone su 330 che hanno parlato contro di me non hanno il problema di essere rieletti in Parlamento. Sono concentrato per creare i presupposti perché l'Italia possa crescere in tutti i settori nei prossimi 4 anni. Non sto pensando al mio terzo mandato”.
Regola dei due mandati: “Va rivista”
Sostanziale novità, la rimozione del tetto dei due mandati per i consiglieri comunali: “Fare il consigliere comunale – ha detto Di Maio – non si può pensare sia un privilegio, lo dico in generale non solo per M5s. Oggi un nostro eletto in un comune è presidio di legalità e lotta contro i privilegi e contro la gestione disinvolta dei comuni. Dobbiamo discutere nuove regole: ad esempio affinché il secondo mandato non valga come tale in modo che possano pensare di candidarsi al Parlamento e al consiglio regionale”. Altro punto della riorganizzazione, anche questo sostanziale: “Pensavamo che dal governo centrale potessimo recepire tutto dai territori ma è impossibile, serve una organizzazione e non è una cosa che giova solo al M5s, ma servirà agli italiani. Lavoreremo per aiutare ancora di più gli italiani a risolvere i problemi. Avremo una organizzazione nazionale e regionale, ne discuteremo nelle assemblee parlamentari e con gli iscritti”.
Nessun effetto dal voto sardo
Per quanto riguarda gli effetti collaterali del voto sardo, almeno a livello governativo Di Maio ha affermato che non ce ne saranno: “Le elezioni amministrative non avranno alcun impatto sul governo e sulla vita interna del Movimento. Non mi arrendo all'idea che si paragoni il risultato delle politiche con quello delle amministrative, non ci arrenderemo mai come movimento su questo. Il centrosinistra dal 2013 si illude di poter rubare voti al M5S alle amministrative come al mercato delle vacche. Ma i voti sono dei cittadini”.