“Siamo qui da uomini liberi e come uomo libero mi candido a governatore della Regione Veneto”. Sono le parole con le quali Flavio Tosi ufficializza l’ultimo atto dello strappo con la Lega, annunciando la sua candidatura alle Regionali, dove correrà dunque contro la Pd Moretti e l’ex compagno di partito leghista, Zaia. Poi ricordando,commosso,i suoi 25 anni nella Lega, commenta: “Nemmeno Renzi avrebbe fatto quello che ha fatto Salvini con sua minoranza interna”.
Il tanto annunciato strappo tra Flavio Tosi e la Lega è dunque avvenuto: “Inizia un nuovo percorso”, è stato detto alla manifestazione #siamoconTosi, promossa dalla “Lista Tosi” subito dopo l’espulsione del sindaco veronese dal Carroccio.
L’obiettivo del sindaco di Verona con la sua Fondazione “Ricostruiamo il Paese” è quello di creare un’alternativa tra la Lega di destra e Berlusconi. Tra gli appoggi su cui potrebbe contare si annoverano L’Italia Unica di Corrado Passera e, in regione, l’appoggio nella corsa alla Presidenza da parte di Ncd.
Alla base della recente rottura in casa del Carroccio vi sono le divergenze tra il sindaco veronese e il segretario della Lega, a cui Tosi non risparmia le critiche: “Nemmeno Renzi avrebbe fatto quello che ha fatto lui con la sua minoranza interna”. Tosi poi si è commosso quando ha ricordato di avere “25 anni di storia personale e di affetti in Lega”.
Pronta la replica degli ex commilitoni. “Se qualcuno si perde per strada perché perde l’obiettivo è affar suo, non affar nostro” ha sentenziato Luca Zaia che sarà il prossimo candidato della Lega. “A Tosi – ha aggiunto il presidente della Regione Veneto – dico in bocca al lupo, lo dico a tutti i candidati, visto e considerato che spero che tutte le idee politiche dei veneti siano rappresentate in Consiglio regionale. “Non ho mai diviso i candidati e i miei collaboratori fra tosiani e non tosiani – ha concluso Zaia – Penso che ci siano i leghisti, punto e basta. Noi siamo tutti qui per puntare all’autonomia, all’indipendenza del Veneto e avere le tasse a casa nostra”.
La linea politica di Tosi diverge in modo significativo da quella di Matteo Salvini. Il primo è infatti per un’alleanza con i moderati e una Lega che non segua le orme di Marine Le Pen, presidentessa dello schieramento di destra francese Fronte Nazionale.