Toscana, Campania, Lazio, lungo tre regioni, attraverso la testimonianza di don Aldo Buonaiuto, il racconto della coraggiosa e generosa azione di recupero e di accoglienza che la Comunità Papa Giovanni XXIII svolge incessantemente tra le vittime delle sette occulte e della tratta finalizzata alla prostituzione coatta.
Firenze
Lunedì mattina nella Sala conferenze del Comune di Firenze in piazza Stazione, don Buonaiuto è intervenenuto al convegno “Le vittime di plagio e i minori in bilico: riflessioni sull’intervento di polizia”, organizzato dalla segreteria provinciale Sap di Firenze. Il responsabile del Servizio antisette della Comunità Papa Giovanni XXIII ha richiamato l’attenzione sui pericoli delle sette criminali, su chi si avvale della manipolazione mentale, approfittando della difficoltà psicologica o della fragilità anche momentanea delle persone (dovuta ad un lutto, a difficoltà economiche, ad un dolore sentimentale), per affermare una posizione di potere e perseguire illeciti vantaggi economici o sessuali. Di fronte ad una platea di poliziotti e addetti al settore, sono state approfondite storie d’indagine criminale per aanalizzare il modo di agire delle psicosette e sette sataniche, affrontando le caratteristiche del manipolatore, la personalità degli adepti, le tecniche di adescamento, le fattispecie criminali che si possono configurare, in assenza di un reato tipico, quali la violenza privata, la truffa, l’estorsione, la circonvenzione di incapace, la violenza sessuale, la pedofilia, l’istigazione al suicidio fino all’omicidio. “L’azione della Polizia di Stato si esprime dal 2006 con il contrasto ai fenomeni criminali attuato dalla Squadra Anti Sette ma anche, e soprattutto, attraverso il lavoro di prevenzione con il richiamo a quei segnali che possono rappresentare degli indicatori precoci dell’inizio di una manipolazione e che possono servire a genitori e familiari per intervenire tempestivamente: segni come l’isolamento, la frequentazione esclusiva e l’idealizzazione di leader e adepti, il cambiamento di abitudini anche alimentari”, spiegano gli organizzatori del convegno. Don Buonaiuto, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e tra i massimi esperti a livello internazionale del fenomeno, ha illustrato il lavoro del Numero verde nazionale antisette (800-228866) che costituisce un primo importante filtro nelle segnalazioni ritenute attendibili e oggetto di utile e necessario approfondimento investigativo. Alla tavola rotonda hanno partecipato anche funzionari di polizia e giornalisti che hanno focalizzato i devastanti effetti individuali e sociali del settarismo occulto.
Caivano
Ieri sera, nella chiesa di San Paolo Apostolo al Parco Verde a Caivano, di cui è parroco don Maurizio Patriciello nella terra dei fuochi, don Buonaiuto ha tenuto una conferenza sulle “Donne crocifisse”, tema del suo libro d'inchiesta (Rubbettino, con prefazione di Papa Francesco), e il carisma di don Oreste Benzi. Don Buonaiuto ha raccontato cheper un’intuizione profetica già don Oreste dai primi anni ‘90 scendeva in strada. Chiedeva a queste giovani donne non: “quanto vuoi?”, ma: “quanto soffri?”. Non sempre il suo apostolato era compreso ma lui restava fermamente convinto che ciò si consumava sulle strade del meretricio fosse “l’ingiustizia più antica e odiosa del mondo”, perché, come amava ripetere: “nessuna donna nasce prostituta ma c'è sempre qualcuno che ce la fa diventare”. La soluzione alla prostituzione coatta non è quindi legalizzare un’ingiustizia. Don Oreste ci ha indicato da subito il corresponsabile, chi permette questa orrenda schiavitù: il cliente. Ecco perché l’Associazione ha dato vita ad una petizione “questoèilmiocorpo.org” affinché l’Italia segua le orme del modello nordico il quale disincentiva la domanda per abbattere l’offerta di questo turpe mercato. “Ebbene, noi della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, quell’infaticabile sacerdote che ho avuto il privilegio di seguire per tanti anni e per tante notti, chiediamo ai governanti di non essere tolleranti con gli schiavisti e coloro che permettono questo ignobile mercato– ha ribadito don Buonaiuto-. È necessario intensificare il contrasto agli sfruttatori delle donne rese schiave adottando ogni misura per fermare “i clienti” e la domanda, fonte e causa di ogni sfruttamento a scopo sessuale. Proponiamo di venire a conoscerle e ascoltarle, così come ha fatto Papa Francesco, commuovendosi profondamente, e come fece ancor prima Papa San Giovanni Paolo II che, nell’anno giubilare del 2000, accolse il nostro don Oreste Benzi con Anna. Lei, una ragazza che ora non c’è più, raccontò a Wojtyla la sua sventura e piansero insieme”. E aggiunge il sacerdote antitratta: “È stato triste e vergognoso sentire da un personaggio della passata legislatura che i proventi della prostituzione farebbero crescere il Pil nazionale. Non auguro a nessun genitore di avere una figlia italiana che un giorno gli dirà di aver trovato un lavoro in regola, magari in un centro commerciale, come prostituta. Per favore, siamo seri e mai disumani!”.
Cassino
Un intenso momento di confronto con gli studenti dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale, ma anche una presa di coscienza forte. “Non abbiamo limitato il nostro impegno alla giornata della violenza contro le donne celebrata lo scorso 25 novembre- osserva la Cisl Frosinone-. Per proseguire le iniziative di contrasto e di sensibilizzazione sul tema abbiamo voluto organizzare un'iniziativa dal titolo “Tolleranza zero…parliamone” che si è svolta stamattina al Campus Folcara, Aula Francesco Salerno”. Gli studenti e le studentesse dell’ateneo hanno avuto la possibilità di dialogare con don Buonaiuto, sul tema del contrasto al fenomeno della tratta e dello sfruttamento della prostituzione. Hanno portato i saluti istituzionali il rettore Giovanni Betta, il segretario Cisl Frosinone Enrico Capuano, il consigliere nazionale Fsur-Cisl Francesco Cuzzi, la coordinatrice donne Usr Lazio e responsabile Lazio Anolf, Ewa Blasik. A seguire, gli interventi del segretario generale aggiunto Cisl Frosinone, Alessandra Romano, la coordinatrice nazionale Donne Cisl Liliana Ocmin, don Aldo Buonaiuto, il professor Luigi Di Santo, docente di Filosofia del Diritto, il direttore del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza Enrica Iannucci, la rappresentante degli studenti Michela Giannandrea. Ha concluso Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio.