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Figlio di “due madri”? La Corte Costituzionale dice “No”

La Corte costituzionale italiana ha respinto, per “difetto di motivazione” il ricorso della coppia di donne sposate secondo la legge dello Stato americano del Wisconsin (Usa)Ā che le aveva anche riconosciute entrambe madri di un bambino nato a Pontedera da una delle due,Ā concepito con fecondazione eterologa in Danimarca. Il diniego della richiesta di veder riconosciuta la “doppia maternitĆ ” ā€“ per la vera madre, americana, “gestazionale”, per la sua compagna italiana definita invece “intenzionale” ā€“ anche dal registro anagrafico italiano le aveva indotte a rivolgersi al Tribunale di Pisa, che – spiega Avvenire – aveva deciso di rimettere la questione al giudizio della Consulta.

Il verdetto

“Il Tribunale ā€“ informa la nota diffusa dallā€™ufficio stampa della Corte che ha anticipato lā€™esito della camera di consiglio rimandando alla prossima pubblicazione del testo integrale della sentenzaĀ ā€“ ha riferito il proprio dubbio di costituzionalitĆ  a una norma interna che avrebbe impedito l'applicazione della legge straniera, rilevante nel caso concreto in ragione della nazionalitĆ  del minore, ma non ha individuato con chiarezza la disposizione contestata, nĆ© ha dato adeguato conto della sua affermata natura di 'norma di applicazione necessaria'”. In sostanza, la Corte ha opposto il rifiuto a intervenire sullā€™ordinamento italiano vigente.Ā Un verdetto che si somma a quello, di identico tenore, col quale la Corte di Cassazione a sezioni unite lo scorsoĀ maggio aveva affermato che non puĆ² essere trascritto nei registri dello stato civile italiano il provvedimento di un giudice straniero che ha riconosciuto il rapporto di filiazione anche da parte del componente di una coppia dello stesso sesso che non ha legami genetici col figlio del partner. Pochi giorni prima della sentenza della Corte costituzionale il Tribunale di Piacenza aveva confermato il diniego da parte del Comune di “registrare lā€™atto di riconoscimento di un bambino, nato con tecnica di fecondazione assistita, da parte della compagna della madre biologica”.

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