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Fico: “Porti aperti e no alla pace fiscale”

L'Italia deve salvare tutte le vite in mare. Se è in grado bene, sennò deve chiedere aiuto a tutti”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico intervenendo alla festa di Mdp e includendo, nella sua dichiarazione, un paio di precisazioni: da un lato una risposta a Luigi Di Maio che in giornata, parlando a Radio1, si era detto sollevato dal fatto che “per fortuna oggi non ci sono più Ong nel Mediterraneo perché le operazioni devono farle le autorità competenti”; dall'altro, ha implicitamente lasciato intendere come, in caso di necessità, l'Italia abbia il diritto e il dovere di chiedere aiuto anche alle imbarcazioni delle Organizzazioni non governative impegnate nel salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo. E quello dei migranti è solo uno dei temi che il capo di Montecitorio ha toccato in modo non esattamente conciliante con quanto rpevisto dall'esecutivo.

Chiusura a Orban

Sulla politica migratoria, Fico si è mostrato critico nei confronti delle scelte del ministro dell'Interno Matteo Salvini, tornando indirettamente anche sul caso Diciotti: “Per me tutte le navi devono poter entrare nei porti e le persone devono poter sbarcare”. E affonda su Orban, reduce da una visita a Milano dal vicepremier leghista: “Il punto centrale – ha sottolineato – è che in Europa vogliamo costruire. I paesi di Visegrad e Orbán non fanno gli interessi degli italiani perché se tu non vuoi accogliere gli immigrati che arrivano in Italia costruisci un Europa chiusa ed egoista”. Per quanto riguarda i salvataggi in mare, chiude all'ipotesi di interventi libici perché “non sono in grado”.

 

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Stoccate e battute

Ma le remore sull'azione dell'esecutivo non finiscono qui. Il presidente della Camera, infatti, si è detto contrario “a ogni tipo di condono fiscale, comunque si chiami questo condono fiscale” (quindi anche la pace fiscale cercata dalla Lega) e ha lanciato una stoccata anche alla maggioranza anti-Berlusconi: “Ora occorre varare la legge sul conflitto di interessi e quella sui tetti pubblicitari in Tv”. E c'è tempo anche per uno scambio di battute con il leader Roberto Speranza che, in tono scherzoso (ma non troppo) ha detto al capo di Montecitorio che “conserviamo sempre una tessera per te in un angolino perché alcune cose che dici sono più a sinistra di noi”. Al di là delle battute, il successo raccolto prima alla Festa dell'Unità e ora a quella di Mdp, ha mostrato un Roberto Fico comunque gradito ai partiti di sinistra che, nel frattempo, insorgono contro il vicepremier Di Maio e la sua dichiarazione sulle ong: “Capisco il suo sollievo – ha scritto su Twitter il presidente del Pd Matteo Orfini – nessuno potrà testimoniare il disastro che lui e Salvini hanno prodotto. E nessuno fermerà la strage”.

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