Non c'è dubbio e lo dico senza alcuna remora che dalla Diciotti tutte le 179 persone con 29 minori non accompagnati dovevano scendere il primo giorno e non si doveva aspettare tutto questo tempo”. Torna sul caso Diciotti Roberto Fico, e lo fa rafforzando ancora una volta la sua posizione in merito alla vicenda che, per giorni, ha diviso l'opinione pubblica italiana. Parlando dal palco della Festa dell'Unità a Ravenna, il presidente della Camera ha spiegato che “è una questione su cui ho lavorato molto e infatti la mattina che io intervenni, scesero il pomeriggio dalla nave”. Più in generale, sulla questione migranti, per Fico bisogna innanzitutto comprendere “come aiutarli e sicuramente l'Europa è l'attore principale”. Ma “c'è il regolamento di Dublino che così come è stato firmato non andava più bene e adesso deve essere modificato in una linea che non va certo verso i Paesi di Visengraad e verso Orban, ma in una linea dell'accoglienza per quote, dove ognuno fa la sua parte. Perché se se si sta in Europa bisogna andare verso la solidarietà”.
Fico: “Non mi interessano le polemiche”
Una presenza, quella di Fico, salutata con grande partecipazione dai militanti del Partito democratico, dei quali il capo di Montecitorio è stato ospite. Per quanto riguarda l'attrito con il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, il presidente ha spiegato che “a me della mia difesa e di creare la polemica costantemente non frega assolutamente niente. Neanche di rispondere a Salvini. Io dico ciò che penso perchè il M5s io l'ho costruito. Conosco il mio Movimento al punto da sapere che nei limiti del contratto di governo si può muovere, ma troppo al di là non si potrà più muovere”. E precisa, rimarcando un'intesa mai troppo evidente con i co-amministratori del Carroccio, che “Lega e 5Stelle lavorano su un contratto, non su un'alleanza. E alle europee andremo da soli”.