Al palo il reddito delle famiglie consumatrici, che nel 2014 è cresciuto appena dello 0,2%. L’ennesima fotografia dell’Istat a un economia ancora gravata dalla crisi. Tenuto conto dell’andamento dell’inflazione, il potere di acquisto dei nuclei è rimasto dunque sostanzialmente invariato. Nel quarto trimestre del 2014 è sceso dello 0,5% rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,8% rispetto al quarto trimestre del 2013.
Nel 2014 la propensione al risparmio è stata pari all’8,6%, con una diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Anche nel quarto trimestre del 2014 la propensione al risparmio è stata pari all’8,6%, in diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2013.
Nel 2014 la quota di profitto delle società non finanziarie è stata pari al 40,6%, diminuendo di 0,8 punti percentuali rispetto al 2013. Il profilo infrannuale mostra una marcata tendenza alla diminuzione: nel quarto trimestre del 2014 tale quota è stata pari al 39,8%, risultando inferiore di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 1,5 punti rispetto al corrispondente trimestre del 2013.