Pericolo esondazioni in Toscana. Finita l'emergenza maltempo, ora a preoccupare la protezione civile è il livello dei corsi d'acqua, ingrossati dopo lo scioglimento della neve. Permane infatti l’allerta gialla per rischio idrogeologico in Toscana e in Veneto, nel bacino dell’Alto Piave, a causa della frana della Busa del Cristo, nel Comune di Perarolo di Cadore (Belluno).
Era esondato
Il primo – e più grave – episodio legato al nuovo allarme si è verificato stamani in Toscana. Il fiume Era ha invaso i campi vicino al confine con Pontedera, obbligando alla chiusura della strada che collega via delle Colline per Legoli, nell'area di Treggiaia, con Ponsacco (in provincia di Pisa). Intanto, scrive la Nazione, sembra siano in calo i fiumi Cecina, Ema e Pesa che nella serata di venerdì 2 marzo avevano superato i livelli di guardia.
Arno
In calo, a Firenze, dalle prime ore della mattina, anche l'Arno che invece a Pisa è salito sopra il primo livello di guardia. Nell'arco della giornata di oggi, riferisce la protezione civile, la situazione è in via di miglioramento. Sempre per lo scioglimento delle nevi, si sono registrati innalzamenti anche sul Merse e Bruna, tra Siena e Grosseto, ma i due torrenti non destano preoccupazioni: i livelli sono molto al di sotto del primo riferimento.
Neve
Allerta arancione in Umbria per l'intera giornata di oggi. Il Dipartimento, nel proprio sito, spiega come intenso flusso di correnti miti in quota di provenienza occidentale che sta sostituendo la massa d’aria fredda giunta sull’Italia nei giorni scorsi, determina nuove nevicate, fino a quote di pianura, sulle regioni settentrionali e tempo instabile sulle regioni centro-meridionali, con possibilità di temporali sul versante tirrenico accompagnate da forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata, oltre all'allerta arancione sull’Umbria, anche quella gialla su Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Molise, Basilicata e su parte dell’Emilia Romagna e della Calabria.