Fumata bianca per l'elezione del nuovo vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: sarà David Ermini, attualmente deputato del Partito Democratico e fedelissimo dell'ex segretario Matteo Renzi, a prendere il posto lasciato vacante dopo la scadenza del mandato di Giovanni Legnini.
Il voto
Il vicepresidente, de facto, gestisce il governo quotidiano del Consiglio in quanto il ruolo di presidente spetta di diritto al Capo dello Stato. Il Csm sceglie il vicepresidente tra gli otto membri laici che lo compongono: essi si distinguono da quelli togati, sono eletti dal Parlamento e generalmente sono docenti o avvocati che esercitano da almeno 15 anni. Nei giorni scorsi sembrava che il nome di Ermini fosse il più accreditato insieme a quello di Alberto Maria Benedetti, docente di diritto privato nella facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova, uno dei nomi più votati dagli iscritti del M5S nella consultazione lanciata sulla piattaforma Rousseau per l'elezione dei componenti laici. Secondo le indiscrezioni apparse nei giorni scorsi, il deputato del Pd poteva contare sui cinque membri di Magistratura Indipendente e i cinque di Unicost. Oltre a questi 10 voti “di partenza”, David Ermini ha conquistato il consenso di altri tre membri: la sua elezione, infatti, è avvenuta alla terza votazione con 13 voti contro gli 11 di Benedetti. Il deputato toscano, responsabile giustizia del Partito Democratico, ha dedicato la sua elezione al padre di cui ha ricordato la professione di avvocato.
Il personaggio
E' la prima volta che il vicepresidente del Csm viene scelto alla terza votazione: in precedenza il nome era sempre emerso al primo scrutinio. Molto legato a Matteo Renzi, David Ermini è stato capogruppo della Margherita alla Provincia di Firenze quando l'ex premier ricopriva l'incarico di presidente. Avvocato cassazionista, è divenuto parlamentare per la prima volta nel 2013 ed è noto al pubblico per le numerose partecipazioni nei talk show televisivi.