Sono state circa 600 mila le domande presentate dai contribuenti a Equitalia per accedere alla definizione agevolata (rottamazione delle cartelle). Lo riferisce l’amministratore delegato dell’azienda di riscossione crediti, Ernesto Maria Ruffini, in un’audizione alla Camera, spiegando che -delle 575 mila istanze che avevano i requisiti- ne sono state lavorate circa 502 mila per un controvalore complessivo di circa 8,3 miliardi.
Ruffini ha detto che la somma di 8,3 miliardi “potrà subire una modifica, innanzitutto, dopo le verifiche sull’effettiva possibilità di definire tutti i debiti indicati dai contribuenti nelle loro istanze”. Inoltre, da tale cifra, che è già al netto delle somme aggiuntive e degli interessi di mora eventualmente maturati dopo la trasmissione dei carichi, dagli enti creditori a Equitalia – spiega – andranno decurtati gli importi affidati, a titolo di “sanzione”, nonché aggiunti gli oneri di riscossione, i diritti di notifica della cartella di pagamento e le eventuali spese per procedure esecutive.
L’importo finale sarà comunicato al contribuente entro il 31 maggio 2017 per effettuare il relativo pagamento secondo il piano prescelto (unica soluzione o a rate). Le domande di rottamazione delle cartelle hanno riguardato per il 63,1% persone fisiche (per il 21,5% degli importi), per il 23,3% persone fisiche con attività economica (21,3% degli importi) e per il 13,6% persone giuridiche (per il 57,2% degli importi). Oltre 5,77 miliardi (il 69,4% del totale) delle somme contenute nelle istanze già lavorate sono crediti verso l’Agenzia delle entrate mentre 1,69 miliardi (il 20,4%) riguardano l’Inps.
“Un fisco più giusto è possibile – ha commentato il deputato Pd Ernesto Carbone -. I risultati di Equitalia sono la testimonianza di un cambiamento reale che dal governo Renzi a quello Gentiloni prosegue efficacemente. La riduzione delle tasse fatta negli ultimi tre anni e un fisco non vessatorio sono risultati importanti da difendere cercando di migliorare sempre più il rapporto con i cittadini“.