“Non bisogna perdere un minuto, bisogna intervenire in Libia con una missione Onu, la comunità internazionale deve capire che è cruciale per il futuro dell’Occidente”. Angelino Alfano, sul quotidiano la Repubblica, lancia un appello al Palazzo di Vetro affinché agisca il prima possibile per ristabilire l’ordine nel Paese del Nord Africa, sconvolto dall’avanzata del Califfato.
“Ora il problema – ha detto il ministro dell’Interno – non sono Triton o Mare Nostrum, ma la Libia: la scelta forte di politica estera che riguarda la comunità internazionale e le Nazioni Unite del fare della Libia una priorità assoluta”. Anche perché se le milizie jihadiste avanzano più velocemente delle decisioni della comunità internazionale “come possiamo spegnere l’incendio in Libia e arginare i flussi migratori? Rischiamo un esodo senza precedenti e con una difficoltà di controllo. Per controllo intendo la capacità di ridurne il numero e quella di intercettare potenziali jihadisti”.
Le esigenze di difesa dell’Italia e dell’Ue saranno ribadite, ha assicurato Alfano, “A Washington dove dirò che la lotta al terrorismo interno parte dallo spegnere i fuochi che divampano nell’altra sponda del Mediterraneo”. Secondo il responsabile del Viminale “la cosa essenziale è trovare tutte le formule perché ci sia una copertura internazionale, non può trattarsi di un gruppo di volenterosi perché sarebbe la prova che non tutti hanno capito che questione libica è strategica per il futuro dell’Occidente”.