“Sono vicino a quel ragazzo e a quei genitori. Capisco quella mamma, ma legare un decreto che porta più ordine e più regole nello Stato Italiano a questioni di razzismo mi pare esagerato”. Così Matteo Salvini, ministro dell’Interno e vicepremier, intervenendo a Radio Anch’io a proposito delle scritte razziste fatte sul muro di casa di una coppia di Melegnano, nel Milanese, che ha adottato un giovane senegalese. “Sui criminali non faccio distinzioni tra bianchi e neri, chi delinque sarà punito allo stesso modo”, continua Salvini, che aggiunge: “Io guardo le persone, non il colore della pelle. Un conto è essere contro i criminali e l’immigrazione clandestina, un altro che dei cretini scrivano su un muro frasi contro un ragazzo di colore”.
L'appello della mamma
L'obiettivo degli insulti è un 21enne senegalese adottato nel 2016 dai coniugi Paolo Pozzi e Angela Bedoni. Come riporta l'Agi, si tratta del secondo caso, ai danni della stessa persona e della stessa famiglia, in poche settimane. La nuova scritta, con tanto di svastica, è apparsa lunedì mattina. In questo nuovo caso si tratta di una minaccia rivolta direttamente al mezzofondista 21enne dell’Atletica Leggera Melegnano. Mentre la Procura di Lodi ha aperto un'indagine per minacce, la signora Angela ha chiamato in causa anche il ministro Salvini: “Sì, vorrei una condanna rispetto a quanto è successo”. E ancora: “Quello che sta accadendo in tanti casi oggi in Italia è amplificato anche da politici come Salvini… Questo episodio è il primo del genere nella vita di mio figlio, ma forse perché clima di oggi non è il clima che si respirava tre anni fa. Il problema è che l'immigrazione non è un problema”. Per quanto riguarda il giovane, la signora ha detto che “è al corrente del clima che si respira in Italia, dopo i fatti di Macerata. Personalmente lui è preoccupato da quanto sta succedendo”.