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Domiciliari revocati a Cateno De Luca

Arresti domicilari revocati per Cateno De Luca, il deputato regionale eletto nelle ultime votazioni siciliane e finito al centro delle cronache per il suo fermo, avvenuto il giorno dopo lo spoglio con l'accusa di evasione fiscale. Il gip di Messina, infatti, ha appurato l'affievolimento delle esigenze cautelari e, pur riconoscendo la fondatezza delle accuse, ha disposto la sola misura del divieto di esercizio di posizioni apicali negli enti coinvolti nell'inchiesta. Lo stesso provvedimento adottato nei confronti di Carmelo Satta, ex presidente Fenapi e finito anch'egli ai domiciliari. La richiesta di revoca della misura cautelare era stata avanzata dal legale di De Luca, Carlo Taormina, durante l'interrogatorio di garanzia: “Guardate che sono un uomo libero”, ha detto in un video pubblicato su Facebook nel quale ha annunciato la fine degli arresti domiciliari.

De Luca: “Denuncio tutti”

A De Luca e Satta, inoltre, sono stati sbloccati i conti personali così come quelli della Fenapi. Restano bloccati, invece, i beni immobili finiti sotto l'indagine della Procura di Messina: “Ho bisogno di due, tre giorni per completare le denunce – ha detto l'ex sindaco di Fiumedinisi -. Stiamo denunciando tutti per falso in atti giudiziari, infedele patrocinio, per calunnia. Ce n’è per tutti”. Nei giorni scorsi, peraltro, il deputato regionale era stato assolto per l'altra vicenda che lo vedeva coinvolto, il cosiddetto “sacco di Fiuemdinisi”, inchiesta risalente al 2004 nella quale De Luca figurava come presunto coinvolto in una tentata speculazione edilizia: il Tribunale di Messina lo aveva scagionato dalle accuse di concussione, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.

Candidatura a sindaco?

“Abbiamo chiarito oggi davanti al tribunale del riesame la posizione di De Luca – ha detto l'avvocato Taormina -, come già fatto durante l’interrogatorio davanti al gip. Abbiamo presentato e allegato i documenti necessari per cercare di eliminare anche questa misura interdittiva. Sembra che giustizia sia stata fatta in parte e abbiamo ancora la necessità di chiarire del tutto l’assoluta estraneità ai fatti di De Luca. Non siamo ancora soddisfatti”. Dal canto suo, il deputato regionale (eletto nella lista 'Sicilia Vera', collegata al Centrodestra di Nello Musumeci), ha già fatto sapere di avere “un conto aperto con alcuni personaggi… noi denunceremo qualunque tipo di mafia anche quella giudiziaria”. Poi annuncia: “Il mio impegno politico continua, e mi candiderò a sindaco di Messina, perché è una città che ha bisogno d'essere liberata, e attraverso Messina va liberata l'intera Sicilia”.

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