Amatrice e Accumoli sono state pesantemente devastate dal terremoto. Gli ultimi aggiornamenti parlano di 28 morti totali, ma altre fonti già alzano il computo a 35 per la sola Amatrice. Ad Amatrice al momento sono 5 i morti accertati. Bilancio che è tristemente destinato a salire. I primi soccorritori giunti nelle due cittadine reatine hanno trovato uno scenario raccapricciante. Sul posto stanno operando al momento 65 uomini specializzati del soccorso alpino, speleologi, cinofili e 10 medici. Altro personale sta arrivando in elicottero da Friuli e Veneto, mentre due elicotteri sono stati messi a disposizione invece dalla Polizia di Stato. “Al momento – spiega il soccorso alpino – abbiamo una criticità dovuta alla mancanza di tavole spinali che stiamo cercando di recuperare negli ospedali”.
“Decine di vittime, tanti sotto le macerie, stiamo allestendo un luogo per le salme”, ha dichiarato il Sergio Pirozzi. È “uno scenario apocalittico” quello che ci si trova davanti addentrandosi da Piazza Antonio Serva, nel centro storico. “L’intera fila di abitazioni lungo quello che era il corso è completamente collassata e le macerie delle facciate crollate occupano tutta la sede stradale”, spiegano i reporter dell’Ansa. Un problema serio, al momento, è quello di raggiungere alcune località. Ad Amatrice è arrivato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha subito fatto l’appello di “non intasare la Salaria, strada cruciale per i soccorsi”. “Sono qui – ha aggiunto – per dare la mia vicinanza e presenza agli straordinari operatori dei soccorsi e ai volontari che si adoperano per salvare vite. Tutte le forze dell’ordine sono mobilitate per questa incredibile catastrofe”.
Ad Accumoli il bilancio attuale è di 6 vittime tra cui 2 bambini piccoli e 8 dispersi. Il paese è situato ad appena 2 km dalla scossa più intensa, quella di magnitudo 6 stata registrata alle 3:36. Il sindaco Stefano Petrucci riferisce la drammatica situazione che sta vivendo assieme ai concittadini: “Molte persone sotto certamente sotto le macerie, non riusciamo a quantificarle”. Un uomo di 65 anni è stato estratto vivo dalle macerie di una delle abitazioni crollate, secondo quanto riferiscono fonti sanitarie. Intanto si scava a mani nude per cercare quattro dispersi sotto le macerie, una giovane coppia e i loro figli. I vigili hanno chiesto l’ausilio di una termocamera per evitare di scavare alla cieca. Si osservano vistosi crolli nella centrale piazza San Francesco, presso la stazione dei carabinieri, un bar e abitazioni private. In alcuni punti si sono aperte voragini che hanno inghiottito alcune auto. Si sta allestendo un campo dove gli sfollati – al momento 2.500 – passeranno la notte.