Aule vuote il primo giorno di scuola dopo le vacanze natalizie. E' infatti prevista per oggi la manifestazione nazionale di protesta dei docenti della scuola primaria e dell'infanzia. A Roma, gli insegnanti si incontrano davanti al Ministero dell'Istruzione, ma anche altre città sono in prima linea: il cronoprogramma dei manifestanti prevede infatti sit in davanti agli Uffici Scolastici Regionali di Torino, Milano, Bologna, Palermo, Cagliari, Catanzaro e Bari.
Cobas
Tutta colpa, fatto sapere i Cobas, della “vergognosa” sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali. Nello specifico, è in gioco il diritto dei diplomati magistrali prima del 2001-2002 ad essere inseriti nelle graduatorie a esaurimento, le cosiddette Gae.
In merito, le principali organizzazioni sindacali (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams) chiedono “una soluzione politica in grado di ricomporre i diritti di tutti” e che consenta di “riaprire le graduatorie d'istituto per permettere l'inserimento dei docenti che, collocati in Gae e quindi in prima fascia d'istituto, erano stati esclusi dalla seconda fascia”.
Ministra Fedeli
“Abbiamo chiesto all'Avvocatura dello Stato di darci le linee attuative della sentenza del Consiglio di Stato. Appena arriverà la risposta, convocheremo le parti e troveremo le soluzioni più idonee”, ha detto la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli intervista da Sky Tg 24.
Miur
Il Miur nel frattempo ha comunque chiarito che la decisione presa nell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato del novembre del 2017 “non ha effetti immediati su tutte le situazioni giuridiche soggettive dei diplomati magistrali o dei controinteressati” e che la sentenza “riguarda i diplomati magistrali che hanno conseguito il titolo entro il 2001/2002, che non risultavano inseriti nelle Graduatorie permanenti all'atto della loro trasformazione in Graduatorie ad esaurimento nel 2007 e che recentemente hanno proposto ricorsi per ottenere comunque l'inserimento nelle citate Gae”.
Quindi, ha precisato, “la sentenza non ha alcun impatto, né immediato né futuro sui diplomati magistrali, già di ruolo o ancora oggi iscritti nelle Gae, che risultavano già iscritti nelle Graduatorie permanenti nel momento in cui la legge 296 del 2006 le ha trasformate in Graduatorie ad esaurimento. Per essere inclusi nelle Gae avevano dovuto infatti conseguire o l'idoneità in un concorso pubblico per titoli e esami, o frequentare e superare un corso straordinario organizzato dal Miur finalizzato al conseguimento dell'idoneità per la scuola elementare o dell'abilitazione per la scuola materna, corso destinato esclusivamente a coloro che erano in possesso del diploma magistrale o di scuola magistrale e di determinati requisiti di servizio”.
Anief
Di parere diverso l'Anief che rimarca come “già in due occasioni le Gae siano state riaperte dal Parlamento, nel 2008 e nel 2012, senza attendere il parere dell'Avvocatura dello Stato, peraltro ancora in ingiustificato silenzio“. Oggi, dunque, maestri in piazza e alunni..a casa.