Il dl sicurezza passa in prima lettura alla Camera con 230 voti favorevoli e 56 contrari. Il provvedimento contiene un pacchetto di misure per tutelare l’incolumità pubblica nelle città. Era stato varato dal Consiglio dei ministri nella riunione del 10 febbraio e pubblicato il 20 febbraio successivo. Il testo ora passa al Senato per la conversione in legge.
Di seguito le principali misure previste dal decreto legge.
Mini daspo
Arriva una sorta di mini daspo urbano per chi viene trovato in stato di ubriachezza, compie atti contrari alla pubblica decenza, esercita il commercio abusivo, l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine abusivo.
Flagranza differita
La Camera ha approvato un emendamento di Forza Italia al decreto legge che prevede la possibilità di arresto in flagranza differita nel caso di reati commessi con violenza alle persone o alle cose, compiuti alla presenza di più persone anche in occasioni pubbliche, “per i quali è obbligatorio l’arresto, quando non è possibile procedere immediatamente all’arresto per ragioni di sicurezza o incolumità pubblica”. Secondo l’emendamento, sulla base di documentazione video fotografica, è possibile l’arresto in flagranza entro 48 ore dal fatto.
Alcolici
Si riconosce esplicitamente in capo al Sindaco il potere di adottare anche ordinanze di ordinaria amministrazione, non contingibili ed urgenti, per disporre limitazioni in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche.
Daspo per i pusher
Il questore potrà disporre per motivi di sicurezza nei confronti di soggetti condannati definitivamente o con sentenza confermata in appello nell’ultimo triennio per reati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope il divieto di accesso nei locali pubblici (o aperti al pubblico) o nei pubblici esercizi in cui sono stati commessi gli illeciti. Tale divieto – di durata tra uno e cinque anni – può riguardare anche lo stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi locali.
112 europeo
Si consente alle regioni che hanno rispettato gli obiettivi del pareggio di bilancio di bandire, nell’anno successivo, procedure concorsuali finalizzate all’assunzione di personale con contratti di lavoro a tempo indeterminato da utilizzare per le attività connesse al numero unico europeo 112 e alle relative centrali operative realizzate in ambito regionale.