Con 277 voti a favore e 130 contrari, mentre gli astenuti sono 99, la Camera dei deputati ha dato il via libero definitivo al cosiddetto decreto “salva-conti”, contenente misure urdgenti per il miglioramento dei conti pubblici e finalizzato a soddisfare le richieste della Commssione europea per il rientro del deficit. Il provvedimento propone di congelare circa 1,5 miliardi di euro di spese dei Ministeri, in attesa di verificare i risparmi generati dall'incompleto utilizzo delle risorse destinate al Reddito di Cittadinanza e a Quota 100. Lo stesso decreto legge era stato approvato lo scorso 18 luglio dal senato con 133 sì e 82 astenuti, nessun voto contrario.
Fi: “Ci asteniamo, non vogliamo procedura Ue”
“Forza Italia si asterrà su questo provvedimento“, ha dichiarato il deputato Mauro D'Attis, intervenendo nell'Aula di Montecitorio in una dichiarazione di voto finale. “Forza Italia – ha aggiunto – è una forza politica responsabile e sa che questo provvedimento, per il momeno purtroppo, ci salva dalla procedura di infrazione dell'Unione europea e dalla reazione dei nostri creditori”. Il deputato ha inoltre spiegato che il provedimento si chiama “Salva-conti, non aumenta-conti, conferma-conti, libera-conti, perché se non viene approvato questo decreto i conti saltano tutti e le previsioni sbagliate ci conducono direttamente oltre che verso una colossale brutta figura internazionale, alla procedura di infrazione della Ue e al rischio di accelerare l'approdo alle stesse condizioni della Grecia“.