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Dl banche: il governo chiederà la fiducia, Grasso cassa l’emendamento sulla Ryder golf Cup

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Il governo è pronto a chiedere la fiducia sul decreto banche per arrivare all’approvazione da parte della Camera prima che il provvedimento scada. Il presidente del Senato Pietro Grasso, da parte sua, ha invece dichiarato inammissibile l’emendamento che prevede una fideiussione di 97 milioni di euro per la Ryder golf Cup, ferocemente criticato dalle opposizioni.

Sulla garanzia statale per il finanziamento del torneo di golf, del resto, si era scatenata una vera e propria bagarre mentre in Commissione finanze era in corso la discussione sul dl risparmio. Sugli scudi, oltre alle opposizioni, anche la minoranza Pd che non ha partecipato al voto e ha chiesto di avere libertà in Aula. I senatori dei Cinque Stelle hanno bollato l’iniziativa come una l’ennesimo “emendamento marchetta” mentre per Sinistra Italiana si tratta di una proposta “davvero vergognosa e inaccettabile“. Peraltro anche Ala, in assenza però della lista dei nomi dei debitori, e con la commissione d’inchiesta sul sistema bancario che tarda a vedere la luce, ha spiegato che al momento “non sembrano esserci gli estremi per un nostro appoggio al provvedimento”

L’emendamento incriminato porta la firma di Renato Turano, senatore Pd eletto all’estero nella circoscrizione dell’America settentrionale, e permette al Credito sportivo di concedere garanzie anche per l’organizzazione di eventi internazionali oltre a concedere appunto la garanzia per la Ryder Cup. Solo una garanzia, non nuovi fondi, precisa il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, spiegando, così come fa il direttore generale del progetto, Gian Paolo Montali, che si tratta di una “manifestazione importante per il Paese”. Già nei giorni scorsi il presidente del Coni, Giovanni Malagò, aveva ricordato che la competizione è stata assegnata “oltre un anno fa” ed è “una manifestazione i cui numeri portano valore aggiunto, redditi, ricavi importanti non solo al golf ma a tutto il sistema della città di Roma grazie ai flussi di pubblico con un target molto alto”.

Tra le altre principali novità al decreto accanto a 1 milione l’anno per l’educazione finanziaria, che sarà coordinata da un comitato ad hoc, sono arrivate le modifiche alle norme sulle Dta, che tra l’altro anche le Bcc potranno trasformare in crediti d’imposta, ma anche una maggiore diluizione per vecchi azionisti e obbligazionisti in applicazione del burden sharing con l’ingresso dello Stato, che potrà anche applicare limiti ai compensi dei manager e del cda. Sul fronte delle 4 banche oltre a una proroga al 31 maggio per l’accesso al rimborso forfait viene anche ampliata la platea a chi ha ricevuto i bond da coniugi, conviventi more uxorio o parenti fino al secondo grado mentre il prezzo delle obbligazioni non sarà conteggiata nel calcolo del patrimonio mobiliare (che ha tetto a 100mila euro). Niente da fare, invece per le banche popolari: per intervenire il governo aspetterà il giudizio della Consulta sulla riforma.

Daniele Vice: