Volano piatti in casa radicale, protagonisti Marco Pannella ed Emma Bonino, mica due qualsiasi. Ad affondare il colpo è proprio il leader storico del partito. “Tunisia, Marocco… Emma Bonino Ma che ca…o faccia davvero lo sappiamo solo dalle indiscrezioni di qualcuno”. Insomma “la signora Bonino lavora molto. E mai da noi”. La platea che ascolta, sbigottite, le parole di Pannella è quella di Radio Radicale. “Non ritengo che lei combatta la nostra battaglia – insiste il segretario – tempo fa telefonò a mezza Italia del potere per impedire la pubblicazione di un libro”. Il conduttore Bordin a questo punto chiede: “A quando risale il fatto?” “A sei o cinque anni fa” risponde Pannella. “Cosa conteneva il volume – prosegue – chiedetelo a lei. Disse che se il libro fosse stato pubblicato si sarebbe dimessa. Ha fatto pressioni per non farlo uscire”.
Pannella rivendica poi di averla fatta inserire lui nella squadra di governo di Enrico Letta. “Sono intervenuto io con Napolitano. E lei si è fatta cacciare senza neanche un lamento”. E ora l’ex ministro “si comporta come se non avesse più nulla a che vedere coi Radicali. L’ultima volta che ho discusso con lei è quando ha ottenuto la nomina a segretario del partito di un bellimbusto (il maliano Demba Traoré, ndr ) che poi è scomparso”. Intercettata per una replica l’interessata non ha voluto commentare ma ha ribadito che non lascerà mai il partito. “Ma siete scemi? – ha chiesto – Io sono iscritta a quel partito a 2.500 euro al mese”.