Amarzo il tasso di disoccupazione rimane stabile all'11,0%, permanendo cosƬĀ sui livelli piĆ¹ bassi da settembre del 2012. Lo rivela L'Istituto Nazionale di Statistica che evidenzia al contempo come la stima sia ancoraĀ sopra di 5 punti percentuali rispetto ai valori pre-crisi.
Occupati e disoccupati
La crescita congiunturale dellāoccupazione interessa tutte le classi di etĆ ad eccezione dei 35-49enni. Lāaumento maggiore si stima per i giovani 25-34enni (+0,9 punti percentuali). La crescita ĆØ dovuta interamente alla componente maschile mentre per le donne, dopo lāaumento dei mesi precedenti, si registra un calo. Nellāultimo mese si stima una ripresa degli indipendenti, che recuperano in parte la diminuzione osservata nei primi due mesi dellāanno e, in misura piĆ¹ lieve, dei dipendenti a termine, mentre restano sostanzialmente stabili i permanenti.
Dopo il calo di febbraio, la stima delle persone in cerca di occupazione a marzo registra un aumento dello 0,7% (+19 mila). La crescita della disoccupazione si concentra tra le donne e i 35-49enni. Il tasso di disoccupazione rimane stabile allā11,0% mentre quello giovanile scende al 31,7% (-0,9 punti percentuali).
A marzo la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,8% (-104 mila). Il calo riguarda entrambi i generi e tutte le classi di etĆ ad eccezione dei 15-24enni. Il tasso di inattivitĆ scende al 34,3%Ā (-0,3 punti percentuali rispetto a febbraio).
Nellāarco del primo trimestre 2018 si stima una crescita degli occupati dello 0,1% rispetto al trimestre precedente (+21 mila). Lāaumento interessa gli uomini e tutte le classi di etĆ ad eccezione dei 35-49enni. Crescono i dipendenti a termine (+66 mila), mentre diminuiscono lievemente i permanenti (-8 mila) e in misura piĆ¹ consistente gli indipendenti (-37 mila). Alla crescita degli occupati nel trimestre si accompagna un lieve aumento dei disoccupati (+0,1%) e un calo degli inattivi (-0,3%, -34 mila).
Su base annua continua lāaumento degli occupati (+0,8%, +190 mila). La crescita interessa uomini e donne e riguarda esclusivamente i lavoratori a termine (+323 mila), mentre calano i permanenti (-51 mila) e gli indipendenti (-81 mila). Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+391 mila) e, in misura minore, i 15-34enni (+46 mila) mentre calano i 35-49enni (-246 mila). Nellāarco di un anno diminuiscono sia i disoccupati (-4,0%, -118 mila) sia gli inattivi (-1,1%, -150 mila).
Il Pil
Nel primo trimestre del 2018 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, ĆØ aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell'1,4% in termini tendenziali. Nel quarto trimestre del 2017 la crescita congiunturale era stata analoga, pari a +0,3%, mentre, segnala l'Istat, “la lieve decelerazione emersa nel periodo piĆ¹ recente determina un contenuto ridimensionamento del tasso di crescita tendenziale” che scende dall'1,6% precedente.