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Diploma in 4 anni, via all'esperimento

Apartire dal prossimo anno scolastico, l'opzione del diploma in 4 anni sarà a disposizione dei ragazzi in procinto di iniziare le scuole superiori. Trascorso un discreto lasso di tempo fatto di dibattito, durante il quale non sono mancate rimostranze e polemiche, l'esperimento del Miur è pronto per essere avviato in 100 istituti superiori di cui sono stati indicati i nomi: in sostanza, per coloro che sceglieranno questo percorso formativo per l'ultima fase dell'istruzione scolastica, il periodo liceale terminerà dopo 4 anni anziché 5, come avviene normalmente per tutti gli indirizzi. Un'idea, quella sostenuta dal ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, che ha raccolto numerose adesioni (circa 200), dalle quali sono state selezionate le 100 scuole che hanno presentato progetti ritenuti maggiormente congrui alla sperimentazione.

I progetti scelti

Largo vantaggio, in questo senso, per gli indirizzi liceali (75) rispetto a quelli tecnici (25). Più equamente ripartita la divisione degli istituti per le tre zone d'Italia: 44 al Nord, 23 al Centro e 33 al Sud, tra le quali troviamo 73 scuole statali e 27 paritarie. Per ogni istituto vi sarà una sola classe che tenterà il percorso quadriennale a partire dall'anno scolastico 2018/2019 e, già dal prossimo 16 gennaio, sarà possibile iscriversi. Secondo quanto riferito dalla commissione ministeriale incaricata di selezionare le 100 scuole, a essere scelte sono state quelle che hanno presentato proposte con “un elevato livello di innovazione in ordine all’articolazione e alla rimodulazione dei piani di studio”. Il che significa la compressione dei normali programmi quinquennali nei ridotti 4, ponendo particolare attenzione alla valorizzazione dell'attività di laboratorio.

Fedeli: “Deciso di imprimere una svolta”

“I percorsi quadriennali – ha spiegato il ministro Fedeli – non nascono oggi, sono il frutto di un dibattito che va avanti da tempo e di una riforma scritta nel 2000 quando era Ministro Luigi Berlinguer. Quella riforma non è mai stata attuata, ma nel 2013 una commissione istituita dal Ministro Francesco Profumo ha ripreso il tema dei percorsi quadriennali. Successivamente la ministra Maria Chiara Carrozza ha dato il via libera alle prime sperimentazioni. Con il bando emanato a ottobre abbiamo deciso di imprimere una svolta. Di consentire una sperimentazione su grandi numeri, con una maggiore diffusione territoriale, nell'ottica di dare pari opportunità alle ragazze e ai ragazzi di tutto il Paese, e una maggiore varietà di indirizzi di studio coinvolti”.

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