Questa mattina il ministro degli Esteri,Ā Luigi di Maio, ĆØ in Libia. Da Tripoli, la sua visita sarĆ scandita dall'incontro con il premier libico,Ā Fayez al SarrajĀ e il vicepresidente del consiglio presidenzialeĀ Ahmed Maitig. Secondo quanto riporta l'Ansa, in programma anche l'incontro con il ministro degli Affari esteri,Ā Mohamed SialaĀ e il ministro degli Interni,Ā Fathi Bashaga. Ma Di Maio incontrerĆ anche il generaleĀ Khalifa Haftar, l'uomo forte della Cirenaica, che ha promesso di entrare a Tripoli mentre le sue truppe continuano a combattere a 10 km dalla cittĆ .Ā
PerchĆ© Di Maio ĆØ in Libia?
La visita del ministro degli Esteri ha lo scopo primario di raffreddare l'altaĀ tensioneĀ nel Paese. Il governo italiano ha il pregio di dialogare con entrambe le parti e questo puĆ² essere di grande aiuto nei rapporti diplomatici fra al Sarraj e Haftar. Tutto questo avviene mentre s'intensifica loĀ scontroĀ fra le forze di Tripoli e quelle del generale della Cirenaica, che ora ha contro uno schieramento composto dalle cittĆ della Libia occidentale come Zliten, Al Zawiya, Cabao, Al Raheebat, Al Khums e Muslata. La visita di Di Maio ĆØ stata preceduta, nei giorni scorsi, da un mini-vertice fra Italia, Francia e Germania, i tre Paesi che, in nome dell'Europa, stanno cercando di evitare uno scenario analogo a quello dellaĀ Siria.Ā
L'invito di Mattarella e il vertice
Il premierĀ Giuseppe ConteĀ ha anche ricordato che in Libia operano entitĆ statali che dispongono di grandi risorse finanziare, come sottolineaĀ Il Sole 24ORE.Ā Anche il presidente della Repubblica,Ā Sergio Mattarella, in occasione degli scambi di auguri con il corpo diplomatico ha sottolineato: “solidarietĆ politica e comune visione in vicende come quelle che coinvolgono da troppo tempo la Libia sono indispensabili e sarebbero giovevoli”. Intanto, come anticipato da Agenzia Nova, il prossimo gennaio sarĆ prevista a Berlino la conferenza dellaĀ Nazioni UniteĀ sulla Libia: lo ha confermato il segretario generale Ghassan SalamĆ©, in attesa di una nota ufficiale.