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Di Maio-Salvini, domani l'incontro sul premier

Secondo incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini ma ancora nessuna novità di rilievo in ottica premiership. Il nuovo vertice a due fra i leader di M5s e Lega Nord ha portato come unico dato rilevante l'annuncio di un nuovo faccia a faccia per la giornata di domani, a Milano. In quell'occasione, molto probabilmente, si discuterà della figura del premier che, a questo punto quasi con certezza, non sarà nessuno dei due capi partito. L'orientamento è su una personalità terza, da scegliere assieme perché, da questa decisione, dipenderà praticamente tutto il resto dell'assetto politico del futuro esecutivo a firma pentastellata-leghista. Dell'incontro di oggi né Di Maio né Salvini hanno parlato in modo dettagliato, con il capo politico dei Cinque stelle a spiegare semplicemente che “flat tax e conflitto d'interessi” rientrano fra i punti di convergenza del contratto di governo. Anche Salvini ha mostrato ottimismo, affermando che “sono stati fatti grandi passi avanti” nel processo di costruzione.

Di Maio: “Conosciamo situazione dell'Ue”

L'obiettivo dei due leader è chiudere i giochi entro domani, così da presentare domenica il nome del potenziale premier al Quirinale, per poi procedere all'incarico (lunedì) e al giuramento dei ministri (meno di 20 e indicato entro la prossima settimana). Per questo risulterà fondamentale il confronto di Milano, durante il quale si parlerà dell'unico argomento non affrontato oggi, per l'appunto quello della premiership: “Speriamo di chiudere il prima possibile – ha detto Di Maio – perché se non si chiude si torna al voto”. Ma il leader pentastellato ha risposto anche all'affermazione del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, il quale aveva affermato in mattinata che “l'Unione europea sta guardando con attenzione a quel che succede in Italia”: “Oggi noi conosciamo la situazione dell'Ue – ha spiegato ancora Di Maio -, sappiamo che ci sono delle cose che vanno fatte, ci sono anche nell'ambito del bilancio europeo delle pretese che l'Italia deve portare avanti, sul fondo sociale europeo, sui finanziamenti che devono arrivare. C'è tanto da fare e chi vede questa ipotesi come una minaccia per Ue forse vede una minaccia per la sua poltrona”.

Convergenze e voto su Rousseau

Assieme alla questione Europa, fra i punti di maggior interesse del futuro esecutivo, Di Maio e Salvini hanno spiegato di aver riscontrato diversi e fondamentali punti di convergenza: “Stiamo facendo notevoli passi avanti con il programma di governo – ha sottolineato il capo politico M5s -. Stiamo trovando ampie convergenze su reddito di cittadinanza, flat tax, legge Fornero, sulla questione che riguarda la lotta al business dell'immigrazione, del conflitto di interessi”. E, proprio del contratto di governo, ha parlato Davide Casaleggio, il quale ha assicurato che i termini dell'accordo saranno votati sulla piattaforma Rousseau: “Sulla certificazione del voto stiamo lavorando in diverse direzioni. Sarà un voto blindato e come sempre assicurato a tutti gli iscritti”.

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