Dopo due settimane di dialogo ritrovato con la Lega, voglio mettere la parola fine a questo argomento: non ci sarà nessun rimpasto“. Lo ha chiarito il vicepremier Luigi Di Maio durante un'intervista al Corriere della Sera in cui ha messo paletti alla flat tax e ha detto a un ritorno del Movimento alle origini.
Governo
Nel governo “il nostro obiettivo è abbassare le tasse. Stiamo programmando una serie di tavoli per approfondire bene il tema. Non vorrei che qualcuno pensasse di fare la flat tax aumentando l'Iva o dicendo di no alle detrazioni per le famiglie. Lo dico chiaramente: questo non lo permetterò”, ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro. “Sull'Iva c'è poco da discutere: non aumenta”. In merito alla possibilità di fare la manovra in deficit, “noi siamo chiamati a fare tutto quello che serve agli italiani”. Di Maio ha smentito le tensioni con il premier Conte: “Con Giuseppe ho un ottimo rapporto e ovviamente c'è grande sintonia“, ha sottolineato.
La partita europea
Guardando all'Europa, “serve sicuramente un dialogo. Avremo un atteggiamento responsabile, ma vogliamo farci rispettare. L'Italia è un Paese europeo e tale deve restare, ma non è nemmeno possibile che a chinare la testa debbano sempre essere gli italiani”, ha detto. “L'Ue ha sbagliato in passato, soprattutto con le politiche d'austerità, adesso serve un cambio di marcia. Nessuno si metta in testa di tagliare i servizi agli italiani perché noi questo non lo permetteremo”. Sul commissario Ue “ancora nulla è deciso, anzi non è stato ancora discusso”, ha rilevato. Quanto a Giorgetti, “ad oggi non è arrivata nessuna richiesta ufficiale dalla Lega“.
Il Movimento
Parlando del M5s, “la riorganizzazione è doverosa ed è tra le nostre priorità: ripartire dal territorio valorizzando i cittadini. L'ottica è quella di una maggiore partecipazione e condivisione, anche per questo sono stati organizzati gli incontri tra parlamentari e sottosegretari”, spiega Di Maio. Quanto all'intervento duro di Beppe Grillo, “abbiamo condiviso l'idea di una evoluzione del Movimento senza abbandonare mai le nostre 5 stelle. La soluzione non è tornare alle origini ma guardare al futuro dell'Italia tra 20 anni”.