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Di Maio chiama il Pd, Martina frena: “Resta ambiguità”

Di Maio ci ha provato, nel corso della sua intervista concessa a 'Repubblica', a convincere il Pd a “sotterrare l'ascia di guerra” e a valutare l'ipotesi dell'alleanza con il Movimento 5 stelle. E non perché lui stia “rinnegando le nostre idee né le critiche che in più momenti abbiamo espresso anche aspramente nei confronti del Pd, e che anche il Pd non ci ha risparmiato”, quanto più perché è “il senso di responsabilità nei confronti del Paese” che spinge a questo. Il problema, però, è che in casa dem non sembrano propensi vagliare questo tipo di ipotesi. Lo ha tuonato Matteo Renzi via Twitter, spiegando che “la politica italiana da un mese è ferma al chiacchiericcio, agli accordi, ai retroscena inventati”. Lo ha ribadito, in modo ancora più duro e netto, il capogruppo al Senato, Andrea Marcucci: “Gli appelli di Di Maio sono imbarazzanti per le sue patetiche giravolte”. Tutt'altro che un preludio all'accordo.

La reazione dem

Più morbida ma non meno ficcante la replica dell'attuale segretario reggente del Pd, Maurizio Martina: “L'autocritica nei toni è apprezzabile, l'ambiguità politica rimane evidente. Noi continuiamo a pensare che la differenza la fanno i contenuti e sui contenuti abbiamo presentato anche al Quirinale il nostro percorso e la nostra agenda fondamentale per il Paese. Da questo punto di vista non vedo grandi novità. Quel che è certo è che Centrodestra e M5s devono dire chiaramente al Paese oltre che alle altre forze politiche cosa intendono fare. Devono esplicitare il loro tentativo di intesa. Noi restiamo fedeli e coerenti all’impostazione data dal primo minuto”. Ergo, la strizzata d'occhio al Nazareno sembra essere servita poco, anche se non a nulla: dal Pd le porte a Di Maio per ora restano ancora chiuse e con Salvini che ha optato per ricompattare il Centrodestra in vista del secondo giro di consultazioni, le acque in casa M5s iniziano a farsi agitate. E' anche vero, però, che se da alcune parti si chiude (“Il Pd resta alternativo sia alla Lega che ai 5stelle dice Rosato”) da altre si resta possibilisti: “Di fronte alla novità dell'intervista – ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini – serve riflettere”.

Salvini: “M5s-Renzi? Mamma mia…”

Del resto, lo stesso Salvini aveva commentato l'ipotesi di un'intesa M5s-Pd in modo laconico: “Governo Di Maio-Renzi, governo 5Stelle-Pd? Mamma mia…”, ha scritto su Facebook il leader della Lega Per quanto riguarda la posizione del Carroccio, Salvini ha affermato che “sto facendo e farò tutto il possibile per cambiare questo Paese, con coerenza, serietà e onestà, ascoltando tutti. Una cosa è certa: o nasce un governo serio, per ridare lavoro, sicurezza e speranza all’Italia, oppure si tornerà a votare, e noi stravinciamo”. 

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