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Di Battista: “Rai e politica, è l'ora dei tagli”

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Ritorna con forza la polemica sui maxi-stipendi in Rai, affrontata nuovamente dall'esponente del Movimento 5 stelle Alessandro Di Battista in un video apparso su Facebook nel quale elenca i tagli da fare per ridurre i compensi ad alcuni giornalisti. Nel mirino dell'ex deputato finiscono Fabio Fazio e Bruno Vespa (in realtà una polemica non nuova per il Movimento 5 stelle) per i quali fa esplicita richiesta di un “adeguamento dei contratti” perché “sono giornalisti” ed è giusto, spiega, che “guadagnino come loro (massimo 240.000 euro lordi all'anno)”. Per Di Battista, che di possibili tagli ne elenca tre, “è giunto il tempo di una sforbiciata senza precedenti dei costi della politica e non solo…” perché “i sacrifici li fanno tutti, tranne i politici o i conduttori Rai pagati con denaro pubblico che sono giornalisti, ma non hanno contratti da giornalisti”.

La classifica dei tagli

Il pentastellato passa poi a elencare tagli e numeri, stilando una classifica di sette posizioni, nella quale ha parlato dei vari tagli. Si parte dalla politica (primi 5 posti), per poi passare alla Rai, con tanto di cifre, numeri e proposta finale: “Taglio di 3500 euro al mese sullo stipendio dei deputati (con un risparmio di circa 22 milioni di euro all'anno); – scrive l'ex deputato 5S – taglio di 3500 euro al mese sullo stipendio dei senatori (risparmio circa 11 milioni all'anno); taglio di 3500 euro al mese sullo stipendio di tutti i consiglieri regionali (circa 36 milioni di euro all'anno); abolizione totale di tutte le doppie indennità, sia alla Camera che al Senato che nei Consigli regionali; taglio di oltre 300 parlamentari”. Settima posizione per l'abolizione del Tfr per i parlamentari: “Io, per una sola legislatura ho preso 43.000 euro, ovviamente restituiti, pensate le centinaia di milioni di euro che finiscono nel Tfr dei parlamentari”.

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