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Dem all'attacco sul decreto

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Fa discutere il decreto salva-Carige approvato ieri dal Consiglio dei ministri, con il Partito democratico che va all'attacco dell'esecutivo non tanto sui contenuti del provvedimento quanto piuttosto sulle critiche mosse al precedente esecutivo. Le principali offensive arrivano dall'ex premier Matteo Renzi che, in un video postato sui Social, dice che “Salvini e Di Maio si devono vergognare per quello che hanno detto per anni contro di noi. Si devono vergognare per le offese e gli insulti. Hanno truffato gli italiani raccontando storie non vere su di noi: sulla Tav, sulla Tap, sull'Ilva, sulle trivelle… Adesso persino sulle banche”. In un video, Renzi ha spiegato che ” puoi ingannare qualcuno per tutta la vita e puoi ingannare tutti per una sola volta. Ma non puoi ingannare tutti per tutta la vita. Con la vicenda delle banche di ieri Salvini e di Maio devono semplicemente scrivere la parola vergogna”.

Le critiche dem

Sulla stessa linea anche il capogruppo in Commissione bilancio, Luigi Marattin, che rivolge all'esecutivo “una domanda semplice”, avanzando l'ipotesi di un possibile conflitto d'interesse: “Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato socio di Guido Alpa, a lungo consigliere di Carige e della sua Fondazione. Conte stesso è stato consulente di Raffaele Mincione, banchiere socio Carige. La domanda è molto semplice: quando il Consiglio dei ministri ieri sera ha votato il Salva Carige, il presidente Conte è uscito dalla sala, come si dovrebbe fare quando vi è fondato sospetto di possibile conflitto di interesse? Gradita risposta. Se non arriva, provvederemo a inviare la domanda per vie ufficiali”. E ancora un tweet di Antonio Misiani: “La realtà ha quasi sempre la meglio sui pagliacci. Fino a ieri M5s e Lega hanno crocefisso il Pd accusandolo di aiutare le banche. Ieri hanno salvato Carige, la banca della città di Beppe Grillo. Bene. Ora, però, abbiano la decenza di chiedere scusa”.

 

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La replica di Salvini

Qualche ora dopo, la replica di Salvini, incentrata soprattutto sulle parole di Renzi e su quella dell'ex sottosegretario Maria Elena Boschi che, sempre su Twitter, aveva spiegato che “il Governo del cambiamento ha salvato una banca.Giusto così,per i risparmiatori. Ma se fossero uomini seri Di Maio e Salvini dovrebbero riconoscere che hanno fatto la stessa cosa che abbiamo fatto noi”. Il vicepremier, dal canto suo, ha detto che “mentre Renzi e Boschi i risparmiatori li hanno ignorati e dimenticati, noi siamo intervenuti subito a loro difesa senza fare favori alle banche, agli stranieri o agli amici degli amici. Bene l'azione a tutela dei risparmiatori liguri e italiani e bene il miliardo e mezzo stanziato in manovra per gli altri cittadini truffati”.

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