Primo giorno da ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per Graziano Delrio che questa mattina è arrivato al Mit di buon ora con la sua bicicletta. Dopo lo scandalo delle grandi opere che ha portato alle dimissioni di Maurizio Lupi Delrio ha subito assicurato di voler lavorare a stretto contatto con Raffaele Cantone, per garantire la massima legalità. “Mi sono sentito stamattina anche con il presidente Cantone – ha detto – con cui lavoreremo su Expo, sul Mose, su tutte le grandi opere italiane”. La gestione dei fondi sarà costantemente monitorata perché “l’Italia è casa nostra e le opere e i soldi pubblici nella nostra testa sono come quelli privati, anzi di più”.
La parola d’ordine sarà “trasparenza”; “dobbiamo lavorare – ha sottolineato il neo ministro – per fare un ragionamento molto trasparente su tutte le cose, per prendere delle decisioni molto condivise, i cui elementi siano a conoscenza di tutti”. Sul tavolo, intanto, ci sono dossier spinosi, come quello di Expo, che inizierà il prossimo mese ed è l’evento su cui il governo Renzi sta puntando di più per rilanciare l’Italia nel panorama internazionale ed attrarre investitori in grado di far riprendere quota all’economia. Delrio ha assicurato di averne già parlato con il premier, “abbiamo già fatto il punto – ha assicurato – è una grande sfida e siamo riusciti a raddrizzarla abbastanza, era in un grande momento di difficoltà”.
Sembra risolto il nodo legato alla struttura tecnica di missione che resterà al ministero, come ha confermato lo stesso Delrio: “non solo resterà qua ma porteremo le unità di missione ella scuola e del dissesto idrogeologico che coordinavo da Palazzo Chigi perché il presidente del Consiglio vuole che sia un unico coordinamento dei lavori pubblici qui dal ministero”.