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Def, Pisapia: “Con Mdp nessuno strappo”

Anche con il mancato voto di Mdp, che con le dimissioni del viceministro dell’Interno Bubbico esce dall’esecutivo, il Def arriva comunque in Senato. Sulla presa di posizione del Movimento ha detto la sua Giuliano Pisapia, intervenuto a ‘Circo Massimo’: “Non mi aspettavo altro di diverso, non c’è uno strappo. Era fondamentale che Mdp non votasse contro lo scostamento di bilancio e invece c’erano deputati che volevano votare contro anche allo scostamento. Ora invece inizia un percorso”. Secondo l’ex sindaco di Milano, però, la possibilità di dialogo non è chiusa e la stabilità della manovra non sarebbe a rischio. Con la decisione di Mdp, “non si chiudono le porte alla trattativa” ma, anzi, “si salvaguardano somme per fare passi avanti”.

Pisapia: “D’Alema divisivo come Renzi”

La vera frecciata, Pisapia l’ha riservata a Massimo D’Alema, accusato di “essere divisivo come Renzi” e caldeggiato “a fare un passo di fianco”. Per l’ex primo cittadino meneghino, infatti, “D’Alema sa perfettamente che io sono a disposizione di un progetto unitario e invece lui continua a fare dichiarazioni che dividono. Faccio un esempio: lui era favorevole che non si votasse lo scostamento di bilancio che avrebbe portato all’aumento dell’Iva, mentre io e altri abbiamo voluto fare un percorso diverso: sono dell’idea che chi non ha obiettivi personali potrebbe fare un passo di fianco. Bisogna essere in grado di unire”. Tornando al parallelismo con Renzi, Pisapia ha affermato che anche l’ex premier è “uno che divide” ma è altrettanto vero che, alle primarie, “ha vinto con due milioni di voti”. Il leader di Campo progressista ha affermato che “bisogna uscire dai personalismi: ci sono 3,5 milioni di elettori del Pd e di sinistra che non votano più. Renzi è stato divisivo sia all’interno che all’esterno del Nazzareno, ma ha stravinto le primarie. Bisogna trovare un minimo di condivisione”.

“Obiettivo, sinistra di governo”

L’obiettivo di Pisapia, dunque, “è una sinistra di Governo”. Una mission complicata, per la quale occorrerà una valutazione: “Vedo posizioni differenti ma per un po’ vado avanti… Queste settimane sto girando l’Italia per sentire persone, amministratori e sindaci e poi vedo”. Il leader di Cp si è detto consapevole delle divisioni ma, ha spiegato, “sono più di ceto politico che tra le persone”. Secondo Pisapia, “chi è in parlamento ha più problematiche, mentre in giro per l’Italia sento le persone che dicono di andare avanti per l’unità. Certo serve una discontinuità con il passato ma bisogna fare di tutto perché non vinca il centrodestra o M5S”.

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