Salta il tavolo delle trattative per gli esuberi del Nuoto trasporto viaggiatori, compagnia ferroviaria lanciata solo tre anni fa che sta attraversando un momento di difficoltà finanziarie. L’azienda ha deciso di avviare la procedura per 248 dipendenti su poco meno di mille totali. Una scelta che ha scatenato le proteste dei sindacati che hanno annunciato uno sciopero. La rottura è arrivata nella serata di ieri, al termine di poco più di 5 ore di confronto serrato. La compagnia del treno Italo ha chiesto un accordo di 5 anni, con la disponibilità a una verifica biennali ma per le parti sociali il patto non poteva oltrepassare i due anni, come previsto dalla legge.
Secondo quanto si apprende l’ad di Ntv Flavio Cattaneo avrebbe lasciato la riunione alle 21.30 dopo aver lasciato firmato il contratto con la proposta della società. Ma secondo i sindacati si tratta di “soluzioni incompatibili” con la disciplina normativa in materia di ammortizzatori sociali, che prevede un anno di solidarietà rinnovabile con un altro anno. “Il sindacato non può sottoscrivere accordi contrari alla legge e neppure subire ricatti” hanno detto Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf e Fast Ferrovie, ricordando di essersi sono mostrati disponibili ad una solidarietà biennale al 21% con verifiche periodiche pur di evitare la mobilità.
Domani il Cda di Ntv varerà la richiesta di mobilità, che costituisce l’anticamera del licenziamento per 248 persone. Il sindacato prepara lo sciopero: “Da domani -spiega Alessandro Rocchi della Filt – attiveremo la procedura di legge per la dichiarazione del primo di una lunga serie di scioperi”.