Gli Usa seguono da vicino la crisi greca. Lo ha confermato il presidente Barack Obama in una conversazione telefonica con Matteo Renzi andata in scena ieri. Al centro della chiacchierata proprio gli sviluppi della situazione ellenica a tre giorni dal referendum che potrebbe sancire l’addio di Atene all’Euro. Secondo la nota arrivata dalla Casa Bianca i due leader si sono detti d’accordo “sull’importanza che entrambe le parti (ossia la Grecia e i creditori internazionali, ndr) lavorino per riportare il Paese sulla strada delle riforme e dei finanziamenti che portano alla crescita e alla sostenibilità del debito all’interno dell’Eurozona”.
Sia Obama sia Renzi, riferisce il comunicato della Casa Bianca, hanno sottolineato come sia a Washington sia a Roma i rispettivi gruppi di lavoro siano “in stretto contatto e monitorino gli sviluppi economici della Grecia così come dei mercati finanziari in generale”. I due hanno inoltre discusso dell’importanza di “una collaborazione continua contro il terrorismo”.
La telefonata di ieri tra Obama e Renzi segue di un giorno quella del segretario Usa al Tesoro Jack Lew ai ministri delle finanze di Italia, Francia e Olanda come parte di una mossa volta ad allentare le richieste dell’Europa alla Grecia affinché si trovi una soluzione. Domenica scorsa il presidente Usa aveva chiamato il cancelliere tedesco Angela Merkel – una figura cruciale nei negoziati in corso – e lunedì il presidente francese François Hollande e il primo ministro britannico David Cameron.