L'Istat rivede al ribasso le previsioni del Pil per 2018. La crescita, in particolare, dovrebbe essere dell'1,1% in termini reali per quest'anno, “in rallentamento” rispetto al 2017 quando il Pil era aumentato dell'1,6%. La previsione precedente, diffusa a maggio, era di un incremento dell'1,4%. La crescita del Pil risulterebbe, invece, “in lieve accelerazione” nel 2019 (+1,3%).
Lavoro
In flessione la disoccupazione, che dovrebbe scendere sino al 10,5% quest'anno e al 10,2% nel 2012, rispetto al 11,2% del 2017. “Il proseguimento della dinamica positiva del mercato del lavoro determinerebbe un aumento dell'occupazione nell'anno corrente (+0,9% in termini di unità di lavoro), contribuendo a una progressiva diminuzione del tasso di disoccupazione”, si legge nel testo. Nel 2019, la crescita delle unità di lavoro è “attesa proseguire allo stesso ritmo“.
Gli altri dati
Nel 2018, la spesa delle famiglie e delle istituzioni sociali private in termini reali è stimata in “deciso rallentamento” rispetto agli anni precedenti (+0,9%), con un recupero nel 2019 (+1,2%), “quando beneficerebbe degli effetti positivi delle politiche fiscali indicate nella Legge di Bilancio“. Nel 2017 si era attestata all' 1,5%. Gli investimenti fissi lordi sono previsti crescere del 3,9% nel 2018 per poi decelerare nel 2019 (+3,2), secondo l'Istat. “Nell'anno in corso, il processo di ricostituzione dello stock di capitale è atteso proseguire a ritmi sostenuti influenzato sia dal proseguimento del ciclo espansivo dei mezzi di trasporto sia dalle condizioni favorevoli sul mercato del credito”. In generale, secondo il report Prospettive per l'economia italiana nel 2018-2019, “l'attuale scenario di previsione è caratterizzato da alcuni rischi al ribasso rappresentati da una più moderata evoluzione del commercio internazionale, da un aumento del livello di incertezza degli operatori e dalle decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea“.