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Craxi, si apre il dibattito sulla riabilitazione politica dopo la visita di Alfano ad Hammamet

Prosegue il dibattito politico sulla parziale riabilitazione della figura di Bettino Craxi a 17 anni dalla sua scomparsa. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, si è detto “d’accordo” con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sulla riapertura della discussione sulla figura dell’ex leder socialista.

Il Guardasigilli ha spiegato che quella di Craxi è stata “una figura importante e controversa della sinistra che commise errori ma fu portatrice di grandi innovazioni e che propose un’ipotesi di modernizzazione del Paese. Credo che questa discussione consenta di legare la sua figura non soltanto agli errori, che pure ci furono ma anche ad un’idea di innovazione che Craxi propose ad un paese che da molto tempo non vedeva un’idea di trasformazione della politica”.

Lo scorso 19 gennaio, anniversario della sua morte, il ministro degli Esteri, Angelino Alfano si è recato ad Hammamet per deporre un mazzo di rose rosse sulla sua tomba.”Oggi per me è stato un dovere, trovandomi in Tunisia in questo anniversario, venire qui sulla sua tomba” ha spiegato Alfano. “Da primo ministro e da leader politico, ci aveva visto lungo, in profondità, e sulle grandi questioni della modernizzazione, ci aveva anche preso. Mi riferisco tra le altre cose alla riforma delle istituzioni dello Stato per renderle più moderne ed efficaci. Penso che sia giusto dargliene atto”.

Accanto al ministro c’erano anche la vedova anna e i figli Bobo e Stefania. “Non si tratta di una riabilitazione postuma, una parola che mi fa rabbrividire” ma di “un atto di giustizia nei confronti di una persona che ha lavorato 40 anni per l’Italia”, ha commentato all’Ansa quest’ultima. Ma il ringraziamento più sentito lo ha rivolto a Silvio Berlusconi “per il messaggio in cui parla apertamente del ‘colpo di Stato’ che costrinse Craxi all’esilio”. Quello di Alfano è “un gesto politico nobile”, ha riconosciuto anche Bobo.

Dieci anni fa, furono i ministri ex socialisti del governo Berlusconi a venire a rendere omaggio alla tomba dell’ex leader: Franco Frattini, Renato Brunetta e Maurizio Sacconi. Proprio Sacconi ora auspica che la visita di Alfano, “un atto altamente simbolico”, “possa preludere ad altri comportamenti istituzionali nel segno della verità” sulla nascita della seconda Repubblica dopo il terremoto di Mani Pulite.

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