La Consulta nazionale antiusura evidenziaĀ “profondo disappunto” poichĆ© “nelĀ testo della legge di bilancio che si ĆØ chiuso con il voto di fiducia al Senato, non sono stati votati gli emendamenti attesi da ormai 15 anni dalle Fondazioni antiusura sia per dare certezza allāattivitĆ di prevenzione finalizzata sia per riconoscere alle famiglie pari diritto di accesso al Fondo di solidarietĆ ”.Ā Ā “Lāimpegno – dicono – era stato assicurato da autorevoli esponenti del governo e del Senato, che avevano ottenuto anche il parere positivo della Ragioneria generale dello Stato in quanto non vi era alcun impegno di spesa pubblicaā.
La richiesta
La Consulta nazionale antiusura chiede che āgli emendamenti siano riproposti negli stessi termini in occasione del primo provvedimento utile (cosiddetto milleproroghe). Con lāapertura anche alle istanze delle famiglie del Fondo di solidarietĆ per le vittime dellāusuraĀ subordinandole alla denuncia penale nei confronti di chi si ĆØ approfittato dello Stato di bisogno altrui, si ottengono due importanti risultati: il primo ĆØ il rispetto del principio costituzionale di eguaglianza sostanziale e formale di paritĆ di trattamento tra i cittadini in analoghe situazioni; il secondo ĆØ il rafforzamento della difesa sociale dalla capillare invasione del prestito illegale tra gli strati piĆ¹ bisognosi della popolazioneā. Con la sana gestione del Fondo di prevenzione dellāusura, ricorda la Consulta, āle Fondazioni hanno realizzato un duplice risultato: un efficace presidio contro lāesclusione sociale causata dal sovraindebitamento e lāoculata e attenta gestione del pubblico denaro, grazie a un competente e continuativo servizio che accompagna lāerogazione delle provvidenze fino alla completa restituzione del mutuo garantito”.Ā La Consulta nazionale antiusura auspica che in futuro āle autoritĆ di Governo competenti (Mef e Ministero dellāInterno) costituiscano un Comitato tecnico composta da professionalitĆ di comprovata esperienza indicati dai principali enti impegnati sul fronte dellāantiusura, del sovraindebitamento e del contrasto al gioco dāazzardoā.