Dal fisco alle pensioni, “saldo e stralcio”, Ires e finanziamenti. Il testo definitivo della Manovra 2019, sul quale c'è stata una lunga trattativa con la Commissione europea, è arrivato alle fasi finali. Ecco le misure che sono contenute nel maxiemendamento che sarà votato al Senato e alla Camera.
“Saldo e stralcio”
Il maxiemendamento prevede il “saldo e stralcio” delle cartelle tra 200 e 2017 per chi è in difficoltà economica. E' prevista l'estinzione dei debiti per omessi versamenti di tasse e contributi pagando il 16% con Isee non superiore a 8.500 euro; il 20% con Isee fino a 12.500 euro e 35% con Isee fino a 20.000 euro. Il debito potrà essere saldato senza sanzioni e interessi, in un'unica soluzione entro il 30 novembre 2019, oppure in 5 rate.
Le pensioni
Il testo della manovra non fa molta chiarezza sul “quota 100” per le pensioni e il reddito di cittadinanza. Fino ad ora viene chiarito solo l'importo dei fondi stanziati per i due provvedimenti: per le pensioni il fondo è di 6,7 miliardi di euro per il primo anno, e di 7 per tutti gli anni successivi. La presunta data di partenza delle due misure dovrebbe essere il primo aprile, come dichiaratod dal ministro dell'Economia, Giovanni Tria. Il ministro dell'Interno ha affermato che i decreti per le due misure arriveranno a gennaio.
Il nodo Ires
Raddoppia la quota Ires per gli enti no profit: la cancellazione dell'agevolazione fa tornare l'aliquota al 24% (attualmente al 12%) per enti e istituti di assistenza sociale, società di mutuo soccorso, enti ospedalieri, enti di assistenza e beneficenza; istituti di istruzione e istituti di studio e sperimentazione senza fine di lucro, corpi scientifici, accademie, fondazioni e associazioni storiche, letterarie, scientifiche, di esperienze e ricerche aventi scopi esclusivamente culturali. Rientrano nello stop all'agevolazione anche gli istituti qutonomi per le case popolari.
La tassazione “portoghese”
Per incentivare a tornare in patria dall'estero chi è già in pensione e decide di spostare la sua residenza nel sud Italia, nel maxiemendamento è stata inserita la flat tax al 7 per cento per i pensionati residenti all'estero da almeno cinque anni che scelgano di venire, o tornare, nei piccoli Paesi sotto i 20mila abitanti di Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia. Le entrate sono destinate all'istituzione di poli universitari tecnico scientifici nel Mezzogiorno.
Le pensioni d'oro
Il taglio sulle pensioni d'oro (valido dal 2019 per 5 anni) sarà del 15% per i redditi compresi tra 100.000 e 130.000 euro lordi e arrivera' al 40% per quelle superiori ai 500.000 euro. Previsto un taglio del 25% per gli assegni compresi tra 130.001 e 200.000 euro, del 30% per quelli compresi tra 200.001 e 350.000 euro e del 35% tra i 350.001 e i 500.000 euro. La misura garantirà 239 milioni nel triennio 2019-2021.
Stop assunzioni Pubblica amministrazione
La Presidenza del Consiglio, i ministeri, gli enti pubblici non economici, le agenzie fiscali e le università non possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato fino al 15 novembre 2019. Per le università il blocco è posticipato al primo dicembre, con l'eccezione dei ricercatori a contratto che potranno essere assunti come professori nel corso del 2019.
Rivalutazione pensioni oltre 1.522 euro
Le pensioni saranno rivalutate al 100% fino a 1.522 euro (tre volte il trattamento minimo) mentre per gli assegni superiori scatterà una stretta sulla rivalutazione all'inflazione. Sei fasce: l'indicizzazione sarà riconosciuta al 97% per quelle tra tre e quattro volte il minimo; al 77% per quelle tra quattro e cinque volte il minimo; al 52% per quelle tra cinque e sei volte il minimo; al 47% per quelle tra sei e otto volte il minimo; al 45% tra otto e nove volte il minimo, e, infine, al 40% sopra nove volte il minimo. La misura porterà un gettito di 2,26 miliardi nel triennio 2019-2021.
Aumenti Iva
Per il 2019 è stata confermata la sterilizzazione totale degli aumenti Iva, che verrano però innalzati nel 2020 per circa 23 miliardi e nel 2021 e 2022 per 28,8 miliardi. Previsti anche aumenti delle accise per 400 milioni l'anno dal 2020. Se non saranno disinnescate le clausole, l'Iva agevolata salirà dal 10 al 13% dal 2020 mentre quella ordinaria dal 22% al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel 2021.
Web tax
Arriva l'imposta al 3% sui servizi digitali per le imprese che vendono online, forniscono pubblicità e trasmissione di dati. Il prelievo si applica alle aziende con ricavi “ovunque realizzati” non inferiori a 750 milioni euro e ricavi derivanti da servizi digitali, realizzati nel territorio dello Stato, non inferiori a 5,5 milioni.
L'esercito per l'emergenza buche a Roma
Per fronteggiare “l'emergenza” delle buche nel manto stradale della Capitale sono stati stanziati 75 milioni di euro per il prossimo triennio e sarà possibile impiegare l'esercito. Autorizzata anche la spesa di 5 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per l'acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali.
Balneari, proroga delle concessioni per 15 anni
Proroga per i prossimi 15 anni delle concessioni demaniali marittime in atto e in scadenza il 31 dicembre 2020. Si evita così la messa la bando nel 2020 degli stabilimenti come previsto dalla direttiva Bolkestein. La norma presentata dalla Lega apre la strada a una possibile procedura di infrazione da parte della Commissione europea. Prevista l'emanazione di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri per fissare principi e criteri dell'assegnazione delle concessioni sulle aree demaniali marittime.
Sconti per seggiolini
Saranno estesi anche al 2020 gli sconti per l'acquisto dei seggiolini dotati di dispositivo antiabbandono. Lo stanziamento previsto e' di un milione di euro per il 2019 e un milione per il 2020.
Ecotassa ed Eco-incentivi
L'ecotassa non si pagherà sulle utilitarie ma solo sulle auto di grossa cilindrata. L'imposta sara' di 1.100 euro per l'acquisto di una nuova auto con emissione comprese tra 161 e 175 CO2 g/Km. Si passa a 1.600 euro per la fascia 176-200, a 2.000 euro tra 201 e 250 e a 2.500 euro oltre 250.
Sale da 45.000 a 50.000 euro il limite al di sotto del quale scatteranno gli eco-incentivi per l'acquisto di automobili poco inquinanti, ibride o elettriche. In via sperimentale, a chi acquista un veicolo, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia, dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021, è riconosciuto un bonus. Per l'elettrico il contributo e' di 6 mila euro (emissioni tra 0 e 20 CO2 g/km) se si rottama contemporaneamente un veicolo euro 0, 1, 2, 3, 4 e di 4 mila euro senza rottamazione. Per l'ibrido, emissioni tra 21 e 70, gli incentivi passano a 4 mila euro (con rottamazione) e 1.500 (senza).
Tagli sui premi Inail
Previsto uno sgravo sui contributi Inail a carico delle imprese che partirà da 410 milioni di euro per l'anno 2019, 525 milioni per il 2020 e 600 milioni per il 2021.
Noleggio con conducente
Confermata la stretta per gli Ncc ma si amplia la deroga prevista per il rientro in rimessa. Oltre ad ampliare gli ambiti territoriali di operatività degli Ncc da comunali a provinciali e stabilire che l'inizio del servizio potesse avvenire senza il rientro in rimessa quando sul “foglio di servizio” siano registrate, sin dalla partenza, più prenotazioni oltre la prima con partenza o destinazione all'interno della provincia o dell'area metropolitana in cui ricade il territorio del Comune che ha rilasciato le autorizzazioni, si prevede che l'inizio di un nuovo servizio possa avvenire senza il rientro in rimessa anche quando è svolto in esecuzione di un contratto concluso in forma scritta tra il vettore e il cliente, con una durata superiore a 30 giorni, da tenere a bordo ed esibire in caso di controlli.
Aumento del Preu sui giochi
Sale all'1,40% (dall'1,25%) l'aumento del Preu, il prelievo erariale unico, sugli apparecchi per il gioco. La percentuale destinata alle vincite (pay-out) passa dal 69 al 68% e dall'84,5 all'84%. Confermato l'aumento dell'imposta unica dovuta sui giochi a distanza (che dal 20% passa al 25% del margine), sulle scommesse a quota fissa su rete fisica (che dal 18% passa al 20% del margine) e a distanza (dal 22% al 24%) e sulle scommesse simulate (dal 20% al 22%).
Taglio dei contributi all'editoria
Resta la norma proposta dai 5 Stelle che prevede una riduzione progressiva dei contributi diretti all'editoria dal prossimo anno fino all'azzeramento dei finanziamenti nel 2022. Nel dettaglio, nel 2019 il taglio alle imprese editrici riunite come cooperative dei giornalisti sarà del 20% nella parte eccedente il contributo di 500.000 euro, percentuale che sale al 50% nel 2020, al 75% nel 2021 fino al 100% nel 2022.
Norma “sfascia centri storici”
Per la valorizzazione degli immobili pubblici da dismettere sarà possibile cambiarne la destinazione d'uso e procedere con interventi edilizi. Saranno ammissibili interventi edilizi “in via diretta”, consentendo gli stessi interventi permessi “dagli strumenti urbanistici per le zone territoriali omogenee all'interno delle quali ricadono gli immobili” da valorizzare. La norma aveva suscitato diverse polemiche ed era stata ribattezzata dai Verdi “norma sfascia centri storici”.