Dopo circa un’ora e mezza è terminato il colloquio tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. L’incontro era stato convocato dopo le tensioni su Italicum e riforme costituzionali, per rinsaldare ancora una volta il Patto del Nazareno, siglato un anno fa. Al centro del sesto faccia a faccia c’è stata anche la partita per il Quirinale che il premier vorrebbe chiudere il prima possibile, cioè alla quarta votazione, la prima a maggioranza assoluta. Per questo ha annunciato la convocazione in modo permanente della direzione Pd al fine di arrivare alla scelta di un candidato 24 ore prima del voto.
I papabili sono i soliti, cui nelle ultime ore si è aggiunto l’ex ministro della Difesa, Antonio Martino, in quota centrodestra. Ma difficilmente il presidente del Consiglio cederà il Colle a Forza Italia. Berlusconi sarebbe pronto ad appoggiare Giuliano Amato (l’evergreen di cui si parla sempre più insistentemente in questi ultimi giorni) e l’ex alleato Pierferdinando Casini. Dopo l’incontro con il capo del governo, il Cavaliere ha in programma una riunione con i senatori (manca però la convocazione ufficiale) mentre domani alle 16 vedrà i deputati.