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Convegno dell’Ultradestra a Genova: “I veri rivoluzionari sono Putin e Trump”

In via Orlando davanti alla sede genovese di Forza Nuova, a partire dalle 15,30 sono arrivati i rappresentanti di gruppi, partiti e movimenti dell’ultra destra italiani ed europei per partecipare al (contestato) convegno “Per l’Europa delle patrie”. Una re-union di “patrioti d’Europa”, si legge sul sito apfeurope.com, “per coordinarsi contro le minacce alla sopravvivenza delle nostre patrie: immigrazione e terrorismo”.

Per motivi di sicurezza, la polizia ha blindato il quartiere Sturla già dalle prime ore del mattino: alle 8 erano state chiuse le principali strade del quartiere per creare una “zona rossa” di sicurezza che ha però bloccato il traffico in più punti e tagliato la città in due.

Quattro gli ospiti “d’onore” arrivati da Francia, Germania, Regno Unito e Romania. Dalla Germania è arrivato l’europarlamentare Udo Voigt, storico leader del Partito nazionaldemocratico di Germania (Ndg). In passato ha minimizzato l’Olocausto e lodato apertamente le SS naziste. Ciò nonostante, nel 2014, è diventato il primo politico con simpatie neonaziste ad avere un seggio a Bruxelles.

L’ospite francese è Yvan Benedetti, leader di un movimento estremista sciolto dal Governo nel 2013 dopo l’uccisione di un diciannovenne antifascista da parte di un gruppo di naziskin. Completano il palco d’onore l’estremista inglese Nick Griffin e il romeno Sarmiza Andronic. Padrone di casa, Roberto Fiore, riferimento per l’ultranazionalismo nostrano e presidente di Apf e di Forza Nuova.

“I veri rivoluzionari sono Putin e Trump” avrebbe detto Fiore durante il suo intervento d’apertura al convegno. “Una grande rivoluzione sta vivendo la Russia di Putin, che non è più comunista, offre soldi per i bambini che nascono e dona terre alle famiglie. E Trump gli sta facendo eco”.

Massimo Lionti, leader della Federazione genovese di Fn, ha esordito ricordando le difficoltà avute per organizzare l’evento, dopo che ieri sera aveva provato a trasferire il convegno all’Ac Hotel di Quarto senza comunicarlo alla questura. L’Hotel – compresa la natura dell’evento – aveva però restituito i soldi dopo la prenotazione. “Noi non siamo gente di odio, l’odio lo subiamo – ha esordito Lionti -. Avremmo potuto riunirci in una sala migliore ma non è stato possibile. Sono stati violati due diritti costituzionali: quello di riunirsi e quello di manifestare le proprie opinioni”.

Il francese Benedetti ha enfatizzato il risveglio del nazionalismo prendendo da esempio la Brexit: “L’Unione europea è morta e sta andando alla deriva, ma non sappiamo contro quale scoglio si schianterà”, ha puntualizzato. Il britannico Nick Griffin ha invece incentrato il suo intervento sul ruolo centrale della famiglia naturale, formata dall’unione di un uomo e una donna, e ha lanciato l’invito a fare più figli per “mantenere l’identità della nazione” e a “vivere dei prodotti della terra” perché “questa è l’essenza del nazionalismo che si fonda su famiglia, popolo, terra, tradizioni e Dio”. Al convegno delle ultradestre – organizzato dalla Alliance for peace and freedom (Apf) – hanno partecipato un centinaio di aderenti che si sono autofinanziati con 10 euro a testa.

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