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Conte: “Quota 100 e Reddito non si toccano”

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Quota 100 e il Reddito di cittadinanza non si toccano. Parola di Giuseppe Conte che da Hanoi assicura: “Il taglio non è assolutamente all'ordine del giorno. Lavoriamo con il Mef perché si prefigurano dei “risparmi di spesa” visto che alcune somme erano state “un po' sovradimensionate“.

Risparmio di spesa

In via prudenzia, afferma, abbiamo “accantonato delle somme che ragionevolmente con il monitoraggio in corso si stanno rivelando un po' sovradimensionate ma il risparmio di spesa è diverso dal tagliare le misure. Le misure restano intatte e verranno applicate integralmente“.

Settore in crisi

Il premier ha anche risposto a una domanda sulle crisi aziendali nel comparto dell'edilizia. “Il settore delle costruzioni è fortemente critico ma è da anni che si trascina questa condizione – spiega – . Noi come governo stiamo cercando di favorire maggiori aggregazioni; non spetta a me perché sono soluzioni di mercato però posso dire – come massima autorità di governo io vengo e aggiornato – che si prefigurano sicuramente delle soluzioni di aggregazione che dovrebbero cercare di sopperire alle criticità del settore delle costruzioni“.

Governo

Conte si è poi soffermato sui venti di crisi che spirano sul governo. Sul prossimo Consiglio dei ministri, chiarisce, “non c'è stato un rinvio, semplicemente non era stata fissata una data, perché non siamo riusciti a conciliare una data questa settimana. Ragionevolmente sarà la settimana prossima“. In diversi colloqui con ,Corriere della Sera Repubblica e Stampa, Conte ha spiegato di non aver sciolto la riserva sulle sue dimissioni. ” se non posso operare dovrò prenderne atto e porre il problema nelle sedi istituzionali consone”. Il presidente del Consiglio ha osservato”Ho avuto un primo segnale positivo sullo sblocca-cantieri, ma non è che in un giorno si risolve tutto”. “Non sottovaluto le dichiarazioni, ma cerchiamo di darci qualche giorno in più per ritrovarci… – ha detto – Suonerebbe un po' posticcio, tra l'oggi e il domani, dire che va tutto bene”. Quanto all'avvertimento della Commissione sul debito eccessivo, Conte è perentorio: “Non voglio essere il primo premier italiano che subisce una procedura di infrazione”.

L.l.m: