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Conte: “Mi assumo la piena responsabilità”

Dopo una giornata di tensione e polemica sulla vicenda Diciotti, tornata in quota negli ultimi giorni con l'ipotesi ventilata di un processo contro il ministro dell'Interno Matteo Salvini, interviene il premier Giuseppe Conte per tentare di calmare di acque. E l'intervento del presidente del Consiglio, in risposta a una domanda posta proprio in relazione al caso Salvini, è stato quantomai deciso visto che ha spiegato come, sulla vicenda Diciotti, sia stata seguita la linea dell'esecutivo e, quindi, “mi assumo la piena responsabilità politica di quello che è stato fatto. Non sarò certo io a suggerire ai senatori cosa votare, saranno i senatori che giudicheranno la linea politica del governo”. Il premier, inoltre, ha sottolineato che qualora avesse riscontrato procedure illegittime nelle azioni di Salvini sarebbe intervenuto per tempo.

Salvini: “Agito nell'interesse del Paese”

Parole, quelle del premier, che non smorzano del tutto la polemica attorno alla posizione di Salvini che, in giornata, aveva cambiato la sua linea sulla possibilità che si potesse procedere contro di lui, peraltro ribadita anche in serata a “DiMartedì” su La7: “Il Senato e gli italiani devono decidere se sto facendo qualcosa che è nell'interesse del popolo italiano o no. Ci sono segnalazioni precise che sui barconi si infiltrano spacciatori, delinquenti, terroristi. In Tunisia ci sono almeno 3 mila combattenti islamici. Ad ogni barcone che arriva in Italia illegalmente dirò di no. Se per qualche magistrato è sequestro di persona per me è difendere i confini del mio Paese”. Le sue ragioni, il vicepremier le aveva espresse anche in una lunga lettera inviata al Corriere della sera, nella quale si diceva convinto “di aver agito sempre nell'interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato”.

La linea M5s

Nel frattempo, però, la retromarcia di Salvini ha scombinato le carte anche in casa Cinque stelle, con i senatori che, dopo aver battuto sulla pista del “sì” alla eventuale richiesta di autorizzazione, ora sembrano aver cambiato idea: “E' evidente – ha detto il sottesegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, a Radio Anch'io – che Salvini abbia cambiato idea o almeno il suo avvocato… Noi M5S lavoriamo con coerenza e abbiamo sempre dato l'autorizzazione a procedere… Conte e Di Maio hanno detto chiaramente che sono dispostissimi a farsi processare insieme, credo che debbano essere parte del processo perchè sono scelte collegiali di tutto governo”.

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